Patto migranti Ue: Italia chiede breve rinvio per leggere bene le carte. Piantedosi a Palermo per incontri con Libia e Tunisia

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Slitta, probabilmente di qualche giorno, l’intesa dei Paesi Ue sul nuovo Patto per l’immigrazione. Secondo fonti europee, l’ok non sarebbe potuto arrivare oggi, 28 settembre 2023, dopo che l’Italia ha chiesto tempo per valutare il nuovo compromesso proposto dalla presidenza spagnola per andare incontro alle richieste della Germania, in particolare sulle tutele per i migranti e sull’esclusione dei salvataggi delle Ong dalle situazioni di strumentalizzazione della migrazione che, stando alla normativa, attiverebbero l’emergenza flussi.

Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli esteri, ha precisato: "Sulla proposta tedesca di compromesso sul Patto Ue sui migranti, il ministro dell’Interno (Piantedosi ndr) sta valutando. L’Italia non ha detto no, abbiamo chiesto tempo per esaminarla come lo hanno chiesto tutti. Ricordo che la proposta è arrivata questa mattina, non un mese fa. Il tempo è quello normale di una valutazione più approfondita dal punto di vista giuridico, sentendo anche l’opinione degli altri componenti del governo".

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha lasciato il Consiglio Affari Interni Ue ed è in volo per Roma. Piantedosi, ha lasciato Bruxelles per volare a Palermo per incontri bilaterali con i ministri dell’Interno di Libia e Tunisia. Al centro dei colloqui, la collaborazione per frenare le partenze di migranti.

"Finora sono stati oltre 250 mila gli arrivi irregolari nell’Ue nel 2023. Il principale aumento è nella rotta del Mediterraneo centrale, verso l’Italia e soprattutto verso Lampedusa che è veramente sotto pressione. Abbiamo visto una diminuzione nel Mediterraneo orientale, ma allo stesso tempo un aumento in isole greche, come Lesbo e Samo". Lo ha detto la commissaria Ue Ylva Johansson in conferenza stampa dopo il Consiglio Affari Interni.

"Gli eventi di Lampedusa confermano che il Patto sui migranti oggi più che mai è irrinunciabile e necessario – ha spiegato il ministro dell’Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska -. E’ una sfida che richiede sforzo, flessibilità, generosità, da parte di tutti. Con uno scambio di opinioni abbiamo portato avanti il negoziato sul regolamento delle crisi. C’è un’ampia maggioranza che concorda sull’orientamento generale, siamo molto vicini a raggiungere il consenso necessario, spero accada nei prossimi giorni, mancano alcuni dettagli da definire".

Ursula von der Leyen, a Spalato, ha fatto sapere: "Nell’adottare proposte che sono fondamentali per il Patto sull’immigrazione e l’asilo, esorto ora con forza gli Stati membri a trovare un accordo sulla regolamentazione della crisi nella riunione odierna dei ministri degli Interni. Ora dobbiamo finire il lavoro. Dobbiamo garantire la corretta attuazione del Patto".

Sulla gestione delle crisi migratorie serve una "soluzione migliore" in Ue, "dobbiamo avere norme chiare alle frontiere esterne in modo da evitare immagini come quelle di Lampedusa". Lo ha detto il ministro degli Interni austriaco, Gerhard Karner, arrivando Consiglio Ue Affari interni a Bruxelles. "Abbiamo visto le immagini di Lampedusa e quanto è grande la pressione migratoria sull’Europa. Dobbiamo lavorare duro e intensamente sul nostro Patto sulla migrazione, compiere ulteriori passi e dargli vita, questo è ciò con cui ci battiamo oggi", ha evidenziato Karner, chiedendo di "rendere i confini esterni dell’Ue più sicuri".

La riunione, oltre al dossier migranti e al Memorandum sulla Tunisia, vedrà sul tavolo il tema della protezione temporanea per gli ucraini e quello della lotta al traffico di droga dal Sudamerica.

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Ernesto Giusti

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