E’ intervenuto anche l’arcivesco di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, nella guerra che "si è accesa in Terra Santa". Lo ha fatto nel pomeriggio di oggi, domenica 8 ottobre 2023, nella celebrazione per l’apertura dell’anno pastorale e l’avvio della seconda fase del Cammino sinodale.
Una guerra mossa, ha sottolineato Betori, "da proditori ed esecrabili atti terroristici" e "allontana ancora una volta la speranza di pace per Israele e un futuro di convivenza con il popolo palestinese, in un contesto rispettoso di tutte le religioni abramitiche. Accompagniamo con la preghiera le sofferenze e le vittime, sostenendo le ragioni della speranza".
"Laddove l’amore non viene accolto per tradursi in frutti di giustizia e di verità esso porta alla desolazione, alla dispersione, al disfacimento della stessa identità – ha detto ancora Betori – lo scenario che si apre è angosciante, ma può ben essere assunto a delineare il volto intristito di tanti aspetti del nostro tempo: una vigna senza più riparo, pascolo di ogni animale, deserto colmo di rovi e pruni".
Infine, "senza Dio, senza l’accoglienza del suo amore, questo è il destino nostro, comunità di fede, e il destino del mondo. Ne sono segno tragico tutte le guerre che insanguinano la terra, le tante guerre dimenticate, quella che affligge da più di due anni l’Ucraina, fino a quella che si è accesa in Terra Santa".