Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Abdesalem Lassoued, l’uomo ucciso in un conflitto a fuoco con la polizia belga, e che ieri sera avrebbe ucciso due tifosi svedesi e ferito una terza persona a Bruxelles, era sbarcato a Lampedusa, poi aveva soggiornato anche in Svezia.
Lo ha confermato il premier svedese Ulf Kristersson sottolineando quanto sia importante sapere chi entra nel proprio Paese e la necessità di maggiori controlli sulle frontiere esterne dell’Ue. Lassoued, secondo Kristersson, non era comunque conosciuto dalla polizia svedese.
Lassoued, oltre che a Lampedusa, era stato anche a Genova. Le tracce più recenti del 45enne tunisino nel nostro Paese risalgono a due anni fa, proprio nel capoluogo ligure. Una foto sul suo profilo Facebook, dove si identificava come ‘Slayem Slouma’, ora oscurato, lo ritrae in Piazza Della Vittoria.
Nel 2016 poi il presunto attentatore era stato identificato dalla polizia a Bologna. Il passato in Italia è un elemento che accomuna Lassoued con alcuni degli estremisti islamici, ‘lupi solitari’ li hanno definiti gli investigatori, che in questi anni hanno portato il terrore in Europa insanguinando le città di Germania, Belgio e Francia. Da Aprilia a Napoli fino a Lampedusa, questi terroristi hanno vissuto per qualche tempo nel nostro Paese, in alcuni casi agevolati da una rete di contatti, per poi colpire a centinaia di chilometri oltreconfine.
La moglie di Abdesalem Lassoued, presunto attentatore che ieri avrebbe ucciso due persone a Bruxelles e che questa mattina è stato ucciso dalla polizia, è sotto interrogatorio a Bruxelles. Lo rendono noto i media belgi.
L’operazione di polizia, avvenuta questa mattina verso le 8, in place Euge’ne Verboekhoven a Schaerbeek e’ ormai conclusa. Solo il caffe’ Al Khayma, dove era stato rintracciato e neutralizzato, resta sotto sorveglianza da parte degli agenti.
