Schengen: accordo sospeso per 10 giorni. Italia blinda il fronte orientale

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

La guerra in Medio Oriente, il pericolo terrorismo in Europa, il rischio che fra i migranti possano nascondersi "lupi solitari", o "branchi di lupi" pronti ad azzannare obiettivi inermi e indifesi. Il fatto è che vengono sospesi gli accordi di Schengen sulla libera circolazione di persone e merci.

L’Italia si blinda sul fronte orientale, quello più esposto se si esclude la Sicilia, per l’ingresso di migranti irregolari. Tutto è pronto per le 00:00 di sabato, per dieci giorni. Non riapriranno le casematte con le sbarre che dividevano l’Ovest capitalista dall’Est socialista, la Yugoslavia titina primo dei Paesi non allineati, ma i mezzi mobili delle forze dell’ordine di trasverso nella carreggiata costringerà i veicoli a rallentare in una chicane al termine della quale dovranno mostrare i documenti personali.

Un’attenzione particolare sarà data ai tanti van con i vetri oscurati e targa centroeuropea, per camion e nazionalità. >Gli infiltrati, magari già schedati, viaggiano anche così. In Friuli confluiranno nelle prossime ore 350 uomini, di cui 135 a Trieste (115 poliziotti e 20 carabinieri).

Saltuariamente arriveranno anche da 20 a 30 uomini del Reparto mobile di Padova. Un dispiegamento che vigilerà sui tanti valichi con la Slovenia tra Trieste e Gorizia, e quelli con l’Austria, a Nord, Tarvisio (Udine). Sono 232 i chilometri di confine tra Friuli e Slovenia e un centinaio con l’Austria (altri 330 tra Veneto e Trentino Alto Adige).

Il dispositivo voluto dal ministro Piantedosi crea qualche imbarazzo tra i politici locali, da entrambi i lati del confine, impegnati da tempo a favorire scambi, anche per scrostare antiche ruggini. Paradossalmente, i controlli arrivano mentre la Buchmesse celebra la capitale della cultura Ue senza confini, Nova Gorica-Gorizia 2025.

Ieri il presidente del Friuli, Massimiliano Fedriga, sottolineava "l’indifferibile urgenza di tutelare la sicurezza del Paese", una "scelta difficile" e "già adottata da altri Paesi Ue". Principi confermati oggi dall’assessore Roberti della sua Giunta.

Oggi la Slovenia ha adottato controlli alla frontiera con la Croazia, da dove passano il perimetro di Schengen e la ‘rotta balcanica’. Sempre oggi è intervenuto anche Rodolfo Ziberna, sindaco di Gorizia, divisa dalla città slovena, Nova Gorica, solo da una linea a terra nella piazza della stazione, l’ex confine.

"Moltissimi sono coloro che vivono da una parte e lavorano dall’altra parte del confine", ha segnalato in una lettera al ministro, ricordando appunto la capitale della cultura GO2025! La misura sarà un deterrente per il transito illegale di migliaia di migranti in Italia: 16mila nel 2023.

Ziberna auspica "il minor impatto possibile sulla circolazione transfrontaliera e sul traffico merci" ricordando che "parte dei migranti illegali usano varchi extra Schengen". Soddisfatto Fdi di Gorizia: "Misura opportuna" con "nessun impatto sul territorio".

Con il problema dei confini si confronta anche il fronte occidentale, 700 chilometri più a Ovest: a Ventimiglia verrà controllata la frontiera con la Francia, spesso occasione di frizioni con la Gendarmerie.

Sandro Bennucci

Leggi anche:   Pistoia: auto esce di strada e si ribalta più volte a Montale. Conducente soccorso dai vigili del fuoco

Calendario Tweet

settembre 2024
L M M G V S D
« Ago    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30