Manovra: sgravio fiscale alle mamme. Pensioni: adeguamento all’inflazione per le più basse, taglio alle alte

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Mamme, ossia donne che fanno figli, privilegiate dalla manovra di bilancio: uno sgravio contributivo al "100%" fino comunque a un "massimo di 3000 euro annui", senza limiti di reddito, quindi per tutte le lavoratrici madri a esclusione del "lavoro domestico".

Lo sconto sui contributi per la quota a carico del lavoratore dipendente è legato al numero di figli: per le mamme con due figli dura fino ai 10 anni del bimbo più piccolo, per chi ne ha tre lo sconto sui contributi dura più a lungo, fino ai 18 anni del figlio più piccolo.

PENSIONI – La bozza della manovra di bilancio predisposta dal governo prevede anche l’adeguamento pieno all’inflazione per le pensioni fino a 4 volte il minimo, sotto cioè 2.000 euro circa, al 90% per quelle tra 4 e 5 volte il minimo, e al 22% (con un taglio rispetto al 32% delle norme in vigore quest’anno) per quelle più alte, ovvero sopra 10 volte il minimo, pari a circa 5.000 euro al mese.

La nuova indicizzazione sale quindi dall’85% (previsto nella precedente legge di bilancio) al 90% per gli assegni tra 4 e 5 volte il minimo (tra 2.000-2.500 euro circa); viene confermata al 53% per gli assegni pari a 5-6 volte il minimo; al 47% per quelli tra 6 e 8 volte; al 37% per quelli tra 8 e 10 volte. Viene infine ridotta dal 32% al 22% per i trattamenti superiori a 10 volte il minimo.

Sandro Bennucci

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