Manovra, Meloni: “Siamo in dirittura d’arrivo. Nessun problema con Salvini, Tajani o Mediaset”

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Nessuno metterà le mani sui conti correnti degli italiani. Giorgia Meloni lo ribadisce. E aggiunge: "Sconsiglio di rincorrere le bozze, perché sono molte quelle che circolano. Stiamo lavorando bene in una situazione molto difficile in termini di risorse disponibili".

Quindi: "Non ci sono problemi particolari da superare, nelle prossime ore la manovra sarà inviata in Parlamento. Direi che siamo in dirittura d’arrivo, il nostro obiettivo è confermare questa compattezza approvandola nel dibattito parlamentare in tempi rapidi".

"Non ho problemi – aggiunge – né con Salvini né con Tajani né con Mediaset. Con Mediaset il governo ha dei rapporti che si hanno con una grande azienda".

Ribadisce poi che "al di là delle ricostruzioni inventate, l’elemento che qualifica la capacità di una maggioranza e di un governo di fare il suo lavoro è la tempistica con la quale riesce a prendere delle decisioni" e sottolinea l’importanza, "in una fase molto particolare del contesto internazionale", di dare un "segnale che lavoriamo velocemente e compatti".

Le opposizioni, però, vanno all’attacco. Serracchiani attacca: "Governo e maggioranza sono surreali nel dire e smentire di tutto su questa manovra, ma la Lega e Salvini in particolare ne stanno uscendo come un pugile suonato. Il fronte pensioni è la Caporetto della Lega, qualsiasi pezza provino a metterci da qui al testo definitivo". Lo afferma la deputata Debora Serracchiani, della segreteria nazionale del Pd.

Il senatore a vita Mario Monti, alle telecamere di Tv 2000, vede però il ‘bicchiere mezzo pieno’: "Mi aspettavo un disavanzo e un debito molto maggiore. Per fortuna, tradendo le promesse elettorali che non erano in linea con le necessità dell’Italia e con i consigli o le regole europee, questo governo volente o nolente si è molto allineato alle politiche dei governi precedenti che venivano flagellati dalle forze politiche attualmente al governo perché facevano politiche simili a quelle che l’attuale governo fa".

MIGRANTI – Meloni: "In una logica di pacchetto c’è la priorità della migrazione, bisogna lavorare sui confini esterni e negli accordi con i Paesi di transito. Nuove risorse vanno messe in questo capitolo" e tutto il Consiglio è d’accordo su questo"

MES – A proposito del Mes, la premier ha detto che non se ne è parlato: "Non è stato oggetto di questo dibattito, non si può affrontare il tema di questo strumento se non si conosce la cornice", ha aggiunto la premier, spiegando che il Mes "richiama ai vecchi parametri del patto di stabilità". "Non è utile da parte di nessuno porre questa questione adesso, non si può discutere finché non sappiamo qual è il quadro".

SGARBI – Sulle deleghe al sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi, Giorgia Meloni ha detto: "So che il ministro Gennaro Sangiuliano ha inviato" la documentazione "all’antitrust, aspettiamo e valuteremo nel merito".

Sandro Bennucci

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