Firenze, furti e rapine: questore firma 18 misure di prevenzione (anche contro minori). Gignoro: tentano colpo da 8mile euro

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Furti rapine in strada, a Firenze, possono essere considerati tra i reati più comuni e rischiano di colpire qualsiasi cittadino. Nelle ultime settimane, la città non è rimasta immune da simili episodi che hanno richiesto un sempre maggior impegno delle forze di polizia per contrastarne il fenomeno.

A tale proposito, il Questore Maurizio Auriemma, oltre ad aver predisposto mirati servizi di polizia che hanno portato a diversi arresti e denunce, punta come sempre anche sulle misure di prevenzione emesse proprio dall’Autorità di Pubblica Sicurezza – da lui rappresentata tecnicamente nell’intera provincia – per anticipare quella che è la soglia di commissione dei crimini.

Questi provvedimenti hanno un percorso parallelo alle vicende giudiziarie e col tempo, quando naturalmente ne ricorrono i presupposti, possono portare anche per i giovanissimi a importanti divieti e obblighi, la cui violazione rischia, anche in questo caso, di far finire i contravventori dietro le sbarre di un carcere.

Tra queste, la misura più incisiva è indubbiamente la cosiddetta “sorveglianza speciale” ma non è da sottovalutare neanche il divieto per coloro che ad esempio subiscono una condanna penale per i destinatari di “avvisi orali” di possedere telefoni cellulari, computer in rete e ogni altro sistema di comunicazione.

Sulla scia del recente Decreto Caivano, da pochi giorni convertito in Legge, i primi nomi ad apparire sulle ultime 18 misure elaborate dalla Divisione Polizia Anticrimine di via Zara e firmate dal Questore della provincia di Firenze sono 3 minori, due 14enni ed un 17enne, arrestati sabato scorso dalla Polizia di Stato con l’accusa di rapina aggravata in concorso.

Secondo quanto ricostruito, il gruppetto sarebbe stato fermato dalle volanti della Questura nel quartiere di Rifredi dove, pochi attimi prima, altri due giovanissimi sarebbero stati aggrediti e derubati nel sottopasso della vicina stazione ferroviaria.

Sempre sulla base di quanto emerso, gli indagati avrebbero impedito fisicamente la fuga ai malcapitati, uno dei quali sarebbe stato anche colpito con un pugno.

Poi, nonostante il passaggio di altre persone, il tre avrebbero continuato ad agire indisturbati, sfilando il cellulare dalla tasca di una delle vittime e facendosi consegnare dall’altro dei contanti, paventando minacciosamente di avere al seguito (almeno uno di loro) un oggetto contundente.

Nei confronti dei 3 giovani indagati è scattato l’”avviso orale”, un ammonimento formale a tenere una condotta consona alla legge, con conseguenze, come anticipato, sempre più incisive per i destinatari, qualora questo non avvenga.

Stessa cosa per un cittadino georgiano di 37 anni denunciato più volte per furto e recentemente sorpreso a mettere a segno un taccheggio in un centro commerciale a Figline Valdarno.

Avviso orale anche per un 17enne denunciato lo scorso 8 novembre in quanto ritenuto dagli investigatori il presunto autore di almeno due violenti episodi: un tentativo di rapina in via San Zanobi ed un colpo andato invece a segno lo stesso giorno in via Pagnini.

Nel primo caso l’aggressore avrebbe colpito la vittima a calci e pugni cercando, senza riuscirvi, di portargli via il telefonino; nel secondo, il rapinatore sarebbe invece andato a segno facendoci consegnare da un giovane il telefonino, minacciandolo di avere con sé un coltello. A questi due reati si aggiungerebbe anche un tentato furto di una bici in centro.

Quando le volanti lo hanno fermato, gli avrebbero trovato addosso almeno tre telefoni rubati.

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Ancora avvisi orali per un cittadino romeno di 28 anni, già noto alle forze di polizia, recentemente fermato dalla Polizia Stradale a bordo di un’auto rubata a Genova; per 6 giovani, di età compresa tra i 16 e i 19 anni (di cui tre minorenni), denunciati per rapina e lesioni aggravate nell’ambito di una aggressione di gruppo avvenuta nell’hinterland fiorentino nei confronti di un ragazzo; per un altro minore di 17 anni arrestato la scorsa settimana dalla Polizia Ferroviaria di Santa Maria Novella con l’accusa di aver tentato di rapinare una persona in stazione usando dello spray al peperoncino.

Quest’ultima vicenda avrebbe creato anche non pochi problemi ai viaggiatori vicini in quel momento, poiché costretti a respirare accidentalmente la sostanza urticante: come conseguenza, una donna anziana sarebbe addirittura finita in ospedale per accertamenti.

Ammonimenti dello stesso tipo, infine, anche per un 24enne originario della provincia di Siena, già noto alle forze di polizia, accusato l’estate scorsa di un furto di bici nell’empolese e per una fiorentina di 27 anni sorpresa con quasi 400 euro di profumi rubati in un esercizio commerciale di piazza della Repubblica.

Per quest’ultimi, essendo residenti fuori Firenze, è scattato anche il Foglio di Via Obbligatorio.

POLFER – Non potranno rimettere piede nel capoluogo toscano o, a seconda dei casi, in altri comuni della provincia, per periodi di tempo che vanno da uno a quattro anni, anche un cittadino marocchino di 33 anni denunciato il mese scorso dalla Polfer in quanto avrebbe aggredito gli agenti che lo stavano identificando a seguito delle sue condotte moleste nei confronti di alcuni viaggiatori a bordo di un treno, brandendo anche un coltello; una 37enne originaria dell’Est Europa arrestata e denunciata più volte per reati predatori ed infine una 30enne residente nel pistoiese, già sottoposta alla misura cautelare degli arresti domiciliari nell’ambito di un procedimento che la vede indagata a seguito di almeno due furti di borse, con all’interno anche carte di credito.

La refurtiva sarebbe stata portata via a due anziane che le avevano momentaneamente lasciate incustodite per andare a prendere l’acqua ad un fontanello a Scandicci.

GIGNORO – Un vero e proprio taccheggio da record quello scoperto e sventato ieri, nelle prime ore del pomeriggio, dalla vigilanza privata di un centro commerciale in via del Gignoro, a Firenze, dove la Polizia di Stato ha arrestato un 38enne romeno.

Già prima del fatto, ad attirare l’attenzione della vigilanza privata dell’esercizio era stata una donna che, in maniera alquanto sospetta, avrebbe letteralmente svuotato intere scatole di cosmetici nelle consuete buste gialle della spesa.

Subito dopo la stessa persona si sarebbe spostata nel reparto ortofrutta riempiendo il carrello con delle voluminose buste di verdure, ricoprendo così quanto preso pochi attimi primi.

A questo punto sarebbe entrato in scena un uomo, quello di lì a poco finito in manette.

Quest’ultimo, dopo aver preso in consegna il carrello pieno di merce dalla presunta complice, si sarebbe diretto all’uscita o meglio alle entrate del supermercato dal quale si sarebbe dileguato approfittando dell’ingresso di altri clienti.

Ma una volta fuori, sarebbe stato raggiunto e fermato dai vigilantes e la volante di zona è subito intervenuta.

I poliziotti hanno poi accertato che se la refurtiva fosse passata regolarmente dalle casse, il relativo scontrino avrebbe segnato un conto da 7.956,75 euro.

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Il bottino è stato recuperato, mentre gli agenti di via Zara stanno ora indagando per identificare la donna protagonista della prima parte del colpo andato in fumo e che al momento sarebbe riuscita a far perdere le proprie tracce.

Gilda Giusti

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