Italia a valanga sulla Macedonia: 5-2. Ma con brivido a metà ripresa. Doppietta del ritrovato Chiesa. Pagelle e classifica

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Alla fine l’Italia dilaga contro la modesta ma irsuta Macedonia del Nord: chi guarda solo il risultato è legittimato a pensare ad una passeggiata. Dietro, invece, ci sono un primo tempo buono, con la doppietta di Chiesa e il dramma personale di Jorginho col rigore sbagliato e un un avvio di ripresa da incubo: dal 3-0 al 3-2. Con i fantasmi dell’eliminazione dal mondiale pronti a riaffacciarsi. Sono stati scacciati, quei fantasmi, nel finale, dai gol di Raspadori e di El Shaarawy.

Sembravano venuti a fare i turisti, i macedoni, ma poi si sono svegliati e ci hanno fatto soffrire. Gli azzurri hanno segnato con Darmian dopo meno di venti minuti ed è stata un primo tempo a senso unico. L’Italia non si fermata e, dopo il rigore sbagliato da Jorginho (proprio lui !) è approdata al secondo e terzo gol con una doppietta di Chiesa già nel primo tempo. Insomma, risultato subito in ghiaccio, ma solo apparentemente.

Nella ripresa, come detto, la Macedonia ha sorpreso con Atanasov, su distrazione della difesa azzurra su una palla alta. Il raddoppio dello stesso Atanadov ci ha indotto a fare qualche cattivo pensiero. Poi Raspadori ha chiuso la partita e El Shaarawy ha arrotondato.

Un passo avanti molto importante, comunque, quello degli azzurri verso la qualificazione. Adesso basterà non cedere contro l’Ucraina, già battuta a Milano, per andare agli Europei. Spalletti aveva perso parecchie pedine, ma con gli innesti di Darmian, Gatti e Dimarco in difesa – rispetto alla partirà persa a Wembley – Jorginho in regia, Bonaventura in mezzo e la coppia Raspadori-Chiesa in avanti, ha conquistato un successo meritato e probabilmente decisivo per il passo in avanti verso le finali continentali.

Oltre 57.000 paganti all’Olimpico per questa sfida cruciale, rivelatasi facile per la squadra di Spalletti solo col passar dei minuti. Gli azzurri, dopo un quarto d’ora di resistenza Macedone (tutti in difesa), hanno sbloccato la partita con un colpo di testa di Darmian al 17′ sugli sviluppi di un calcio d’angolo da sinistra. Hanno provato in tanti, a cercare il raddoppio (Dimarco, Raspadori, Berardi), ma dopo un rigore (mani di Serafino) parato da Dimitrewski a Jorginho (che ha tirato malissimo), lo stesso regista ha dato a Chiesa al 41′ la palla del secondo gol: tiro secco e basso alla destra del portiere.

Il raddoppio dello juventino al 47′, dopo uno scatto sulla sinistra e uno spiovente imparabile per il portiere macedone. Nella ripresa gli azzurri hanno cercato di arrotondare il punteggio, ma ha segnato di testa Atnasov su cross di Alioski di testa su cross da destra. Poi al 29′ con un tiro da lontano Atanasov ci ha procurato un brivido. L’Italia ha reagito sfiorando il quarto gol con Barella e Darmian. Il ct azzurro ha fatto entrare Cristante (Jorginho), Frattesi (Bonaventura) e Zaniolo (Chiesa).

Il quarto gol di Raspadori di sinistro su palla di Barella ha fatto tirare un sospiro di sollievo al 36′. Riassumendo, l’attacco con l’innesto di Raspadori e Chiesa (doppietta, anche dopo il mezzo infortunio iniziale) è stato travolgente dopo le difficoltà iniziali. Bene anche Berardi. Da Raspadori il gol della sicurezza.

Nel finale si è rivisto Scamacca, al posto di Raspadori: ha tentato vanamente un pallonetto. Anche spazio a El Shaarawy (Berardi) che al 48′ con un tiro da fuori ha segnato il quinto gol. Il centrocampo con il ritorno di Jorginho, nonostante il rigore sbagliato, è stato fra i migliori. All’altezza Barella e Bonaventura.

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La difesa in fase di ripiegamento non ha avuto grandi patemi (salvo che sui gol di Atanasov nella ripresa) e gli esterni si sono proposti in avanti. Darmian ha sbloccato la gara. Migliore in campo Chiesa, con citazioni per Darmian, Berardi e – perché no ? – Jorginho.

Ma lasci stare i rigori, in futuro: Berardi è infallibile. Dato che è bene quel che finisce bene, adesso aspettiamo il verdetto di Leverkusen di lunedì. Le basi per la qualificazione sono state poste, ora gli azzurri dovranno completare il lavoro contro l’Ucraina.

Sandro Bennucci

Tabellino e pagelle

ITALIA (4-3-3): Donnarumma 6; Darmian 6,5, Gatti 6, Acerbi 6, Dimarco 6,5; Barella 6, Jorginho 5,5 (dal 17′ s.t. Cristante 6), Bonaventura 6 (dal 17′ s.t. Frattesi 6); Berardi 6 (dal 31′ s.t. El Sharaawy 6,5), Raspadori 7 (dal 45′ s.t. Scamacca s.v.), Chiesa 8 (dal 17′ s.t. Zaniolo 5,5). Ct: Spalletti 7

MACEDONIA DEL NORD (4-2-3-1): Dimitrievski 6; Manev 5 (dal 1′ s.t. Ashkovski 6), Seramifov 5, Musliu 5, Dimoski 5,5; Ademi 5,5 (dal 1′ s.t. Atanasov 7), Elezi 5 (dal 19′ s.t. Alimi 6); Alioski 5,5, Bardhi 5, Elmas 5,5 (dal 27′ s.t. Churlinov 6); Miovski 5,5 (dal 1′ s.t. Ristovski 6). Ct: Milevski 5,5

ARBITRO: Zwayer (Germania) 6,5

MARCATORI: 17′ pt Darmian, 41′ pt Chiesa, 48′ pt Chiesa; 7′ st Atanasov, 29′ st Atanasov, 36′ st Raspadori, 49′ st El Shaarawy

Ammoniti: Zaniolo, Churlinov, Ashkovski, Ristovski, Milevski, Serafimov, Acerbi

Angoli: 7-2 per l’Italia

Recupero: 3′; 6′

Spettatori: 56.364. Incasso pari a 939.200 euro

GRUPPO C

Risultati

Italia-Macedonia del Nord 5-2

Inhilterra-Malta 2-0

Classifica

Inghilterra 16

Italia 13

Ucraina 13

Macedonia del Nord 7

Malta 0

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