Gaza: liberati da Hamas 17 ostaggi. C’è anche Abigail, la piccola rimasta orfana il 7 ottobre

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I tre ostaggi thailandesi e il russo liberati da Hamas insieme a 13 israeliani sono arrivati in Egitto attraverso il valico di Rafah e sono già in viaggio verso Israele. La tv statale Al Qahera ha trasmesso le immagini. I 13 israeliani sono stati rimpatriati direttamente a causa, è stato detto, delle condizioni di salute di una donna anziana.

E c’è anche Abigail Mor Edan, la bimba israelo-americana di 4 anni i cui genitori sono stati uccisi negli attacchi di Hamas il 7 ottobre, tra gli ostaggi rilasciati nel terzo giorno di tregua a Gaza. Lo riferisce la Cnn, citando proprie fonti e precisando che è nelle mani della Croce Rossa. Il suo compleanno è stato venerdì. Joe Biden ha confermato che è libera al sicuro in Israele.

Gli ostaggi rilasciati oggi da Hamas sono entrati in Israele. Lo riferiscono i media. Sono entrati da un valico situato nel centro della striscia di Gaza, all’altezza del kibbutz di Beeri, e non dal valico di Rafah con l’Egitto.

L’Autorità Palestinese per gli Affari dei Prigionieri e degli Ex-Detenuti ha annunciato i nomi dei 39 detenuti del terzo gruppo rilasciato oggi come parte dello scambio con gli ostaggi israeliani, sottolineando che sono tutti minorenni, la maggior parte provenienti da Gerusalemme.

ABU MAZEN – La Striscia di Gaza dovrebbe essere posta sotto il controllo e la sovranità dell’Autorità Palestinese, ha detto il presidente dell’Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen, sottolineando che non esiste alcuna soluzione militare per Gaza oltre al suo ritorno all’Anp. "Gaza è una parte inseparabile dello Stato palestinese", ha detto, come riporta il Jerusalem Post. Abu Mazen ha sottolineato che solo una soluzione politica, che comprenda la creazione di uno Stato palestinese, può portare pace e sicurezza."È impossibile appoggiare i piani dell’occupazione israeliana di separare Gaza dalla Cisgiordania e Gerusalemme", ha detto.

Netanyahu: ‘Andiamo avanti fino alla vittoria’

”Noi andiamo fino in fondo, fino alla vittoria”: lo ha affermato oggi il premier Benyamin Netanyahu durante un sopralluogo fra le forze armate dislocate nel nord della striscia di Gaza. "Niente ci fermerà. Siamo convinti di avere la forza, la potenza, la volontà e la determinazione per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, e così faremo". Gli obiettivi, ha ribadito, sono "la distruzione di Hamas, il recupero di tutti i rapiti e la garanzia che Gaza non possa più rappresentare una minaccia per Israele”.

Ernesto Giusti

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