Teatro della Pergola: omaggio alla “Maria Stuarda” di Zeffirelli a 40 anni dal debutto

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Il Teatro della Pergola rende omaggio allaMaria Stuarda di Franco Zeffirelli a quarant’anni dal debutto dello spettacolo, nel centenario della nascita del grande Maestro. Due gli appuntamenti previsti dal 28 novembre al 17 dicembre, in collaborazione con la Fondazione Franco Zeffirelli Onlus:

Due regine per un re, a cura di Titti Giuliani Foti, la mostra dei materiali dell’Archivio Storico del Teatro della Pergola e dell’Archivio fotografico New Press Photo.

Costumi della Casa d’Arte Cerratelli, esposizione dei costumi realizzati dalla Fondazione Cerratelli.

L’inaugurazione è martedì 28 novembre alle 17.30.

Maria Stuarda debutta al Teatro della Pergola nel giorno del sessantesimo compleanno di Franco Zeffirelli, il 12 febbraio 1983, quarant’anni fa. Una scena rimasta epocale, che per la prima volta nella storia del teatro italiano prende tutto il palcoscenico; i sontuosi costumi di Anna Anni creati sotto la direttiva del Maestro per le due regine, Valentina Cortese e Rossella Falk.

E su tutto il testo di Schiller che – capì subito Zeffirelli – aveva l’aspetto della grande opera per eccellenza, ma qui straordinariamente senza musica. Maria Stuarda resta nella storia, spartiacque per un certo modo di intendere la prosa. Opera trionfante a teatro grazie al lavoro di Franco Zeffirelli che è stato quello, importantissimo e all’avanguardia, di spogliare i libretti dell’opera di Schiller: qui non si canta, ma per la prima volta, si narra.

L’omaggio del Teatro della Pergola è l’occasione per testimoniare questo capolavoro rimasto un unicum nella storia dello spettacolo italiano. Per rendere un doveroso omaggio, nel centenario dalla sua nascita, all’ultimo epigono del Rinascimento da parte del Teatro Massimo della sua Firenze. Grazie alla sua Maria Stuarda il teatro romantico è ancora oggi considerato l’humus letterario dove è fiorito il melodramma. E solo grazie a Zeffirelli, in anni in cui le avanguardie erano anche a teatro pane quotidiano, si assisteva, invece, a una specie di rinato interesse per il melodramma. Capì lui solo che senza quel teatro non ci sarebbe stata né una rilettura, né una struttura letteraria con ispirazione verso la maggior parte dei riti operistici di quel secolo musicale.

In mostra, che inaugura martedì 28 novembre alle 17:30, sei straordinari costumi messi a disposizione dalla Fondazione Cerratelli; le recensioni dei più importanti critici dei giornali italiani; i rari documenti di manager e distributori dello spettacolo; le rarissime fotografie di un debutto che portò a Firenze perfino Gregory Peck. Un evento importante e prezioso, che testimonia un periodo storico non solo per il percorso artistico del Maestro, ma del teatro italiano tutto. Un momento che è una partitura a tre grandi voci: completano infatti le esposizioni una ricca scelta di libri, la biografia del Maestro e il catalogo della “sua” Fondazione, oltre ad altri oggetti, tutti provenienti dalla Fondazione Franco Zeffirelli Onlus.

Roberta Manetti

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