Pd: Sara Funaro in pole come candidata a sindaco di Firenze. Ma il partito può spaccarsi

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Stasera, 4 dicembre 2023, dopo l’assemblea cittadina del Pd, potrebbe arrivare la fumata bianca per Sara Funaro candidata sindaco al Comune di Firenze. Fra i dirigenti dem che seguono da vicino la vicenda, il via libera all’assessora all’Istruzione e Welfare della giunta Nardella sembra quasi una formalità.

Quella di Sara Funaro, nipote di Piero Bargellini, il “sindaco dell’alluvione del 1966”, è considerata una scelta di continuità con Nardella. Tuttavia, ci son almeno due incognite da tenere in considerazione. La prima: fra i nomi che sono stati fatti per la corsa a Palazzo Vecchio c’è anche quello della renziana Stefania Saccardi, vice presidente della giunta Giani.

In molti sono portati a pensare che il leader di Italia Viva sia intenzionato a metterla in campo ugualmente, così da far pesare i suoi numeri al secondo turno e dettare le condizioni al momento della formazione della giunta. L’ex presidente del Consiglio, con il Terzo Polo, era arrivato al 12 per cento in città.

Dopo la rottura con Carlo Calenda, il peso elettorale di Italia Viva è tutto da verificare, ma appare chiaro che si tratta di un peso importante e Renzi potrebbe scegliere di metterlo sul piatto al momento del ballottaggio.

Ma a turbare i dem c’è soprattutto il caso di Cecilia Del Re, già assessora all’Urbanistica a cui Nardella tolse le deleghe. Alla base della scelta del sindaco di Firenze, c’era stata la posizione di Del Re a favore del passaggio della Tramvia da piazza Duomo, “contro il programma di mandato”, come ebbe a spiegare nel marzo scorso il sindaco.

 

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