Giulia: in 10mila per l’ultimo saluto. Il padre Gino: “Grazie per questi 22 anni”. Il messaggio di Mattarella

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"Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni". Così Gino Cecchettin, il padre di Giulia, nel suo messaggio davanti alla bara della figlia coperta di rose. Portata all’interno della Basilica di Santa Giustina, a Padova, gremita da oltre 10mila persone. Quindi l’auspicio: "Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare".

Il feretro era stato accolto dall’applauso sommesso delle migliaia di persone presenti sul sagrato. Dentro la chiesa si trovano oltre 1.200 persone per l’ultimo saluto alla studentessa di 22 anni, e per stringersi al papà Gino Cecchettin, ai fratelli Elena e Davide, alla nonna e agli zii di Giulia.

Gino Cecchettin ha aggiunto: "Mia figlia Giulia era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma. Il femmincidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita donne, vittime di coloro che avrebbero dovuto amarle; invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi, fino a perdere la loro libertà, prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo. Com’è può essere successo a Giulia?".

"Ci sono tante responsabilità – ha continuato il padre di Giulia – ma quella educativa coinvolge tutti. Mi rivolgo per primi agli uomini: per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere". Un lungo applauso ha accolto la fine del saluto di Gino Cecchettin. Una volta arrivato al banco della prima fila, ha abbracciato e stretto forte i due figli.

MATTARELLA – "Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione in ogni ambito, circostanza e dimensione, in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale.

AMICA – È stata Giulia Zecchin, 22 anni, migliore amica di Giulia Cecchettin, a leggere la prima lettura durante il funerale per la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. La famiglia ha voluto che venisse data lettura di un passo dal libro del profeta Isaia. "Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto – recita l’incipit – germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore".

MINISTRO NORDIO – Una stretta di mano ed un abbraccio tra il ministro Carlo Nordio e Gino Cecchettin, durante lo scambio del segno di pace. Il padre della giovane vittima ha poi ricevuto l’abbraccio di altri rappresentanti delle istituzioni, tra cui il presidente del Veneto Luca Zaia, e il sindaco di Padova, Sergio Giordani, oltre ad altre personalità della politica, e amici della famiglia. Nordio ha salutato anche i fratelli di Giulia.

LUTTO – Bandiere a mezz’asta oggi nelle sedi della Regione Veneto, nel giorno del lutto. Per tutta la notte Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è stato anche illuminato di rosso. All’università di Padova sono sospese le lezioni. Giulia Cecchettin proprio all’ateneo del Bo era studentessa laureanda in ingegneria biomedica. In segno di lutto la rettrice Daniela Mapelli ha disposto, fino alle ore 14, la sospensione delle lezioni e per tutto il giorno l’esposizione a mezz’asta delle bandiere. Mapelli parteciperà con una delegazione dell’Ateneo alla cerimonia funebre.

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Gilda Giusti

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