Schmidt ai cronisti: “Con Firenze è un arrivederci, non un addio”

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Incontrando i cronisti da direttore uscente degli Uffizi, dopo la nomina a direttore del museo di Capodimonte, Eike Schmidt ha escluso che il suo sia un addio a Firenze, dove manterrà la casa.

"E’ sicuramente non un addio ma un arrivederci – ha affermato – inizialmente, e forse anche a lungo termine, perché casa a Firenze la tengo. Firenze mi è cresciuta dentro al cuore in questi anni. Qui ho vissuto negli anni ’90, ho conosciuto mia moglie, è una città speciale".

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"Sto per arrivare a Napoli e chiedere subito un’aspettativa (per candidarsi a sindaco di Firenze ndr) sarebbe anche un po’ buffo sinceramente. La cosa importante è di iniziare con questo grande lavoro". Così Eike Schmidt, ha commentato coi cronisti la dichiarazione del sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, sul fatto che Schmidt possa prendere l’aspettativa per candidarsi a sindaco di Firenze per il centrodestra.

"Per quanto riguarda le regole italiane di compatibilità – ha aggiunto – c’è una norma ben precisa che dice che i dirigenti statali non possono, durante le ultime settimane della campagna elettorale, pronunciarsi sui temi delle elezioni, quindi chi attivamente o passivamente partecipa a delle elezioni, per forza prende l’aspettativa. Ma chiedere l’aspettativa con mesi in anticipo – ha concluso – è abbastanza assurdo".

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