Stangata Irpef in Toscana: a favore solo il Pd. Italia Viva esce dall’aula. Giani: “Maggioranza salva”

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La stangata toscana sull’Irpef è stata approvata. Il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza l’emendamento, a firma del presidente Eugenio Giani, che aumenta l’aliquota regionale Irpef per tutti coloro che hanno un reddito oltre la soglia dei 28mila euro l’anno. In proporzione è una botta che va da 10 a 100 euro al mese in una platea di 600mila cittadini.

Obiettivo? Reperire 200 milioni di euro necessari a ripianare il bilancio della sanità. I due consiglieri di Italia Viva, Stefano Scaramelli e Maurizio Sguanci, che fanno parte della maggioranza, sono usciti dall’aula non partecipando al voto. L’emendamento è stato quindi approvato con 22 voti a favore del Pd e 13 voti contrari di Fi, Fdi, Lega e M5s. Nessun astenuto.

L’Assemblea toscana ha approvato a maggioranza, con 22 voti a favore (Pd) e 13 contrari (Fi, Fdi, Lega e M5s) la Nota di aggiornamento al Defr. Anche in questo caso Italia Viva non ha partecipato al voto. L’atto è stato approvato emendato da un totale di tre emendamenti. Due del presidente della Regione, Eugenio Giani: oltre a quello che introduce l’aumento dell’addizionale regionale Irpef, un altro che prevede la destinazione delle risorse ottenute alla sanità e ai ristori per gli alluvionati. Approvato anche un emendamento di Stefano Scaramelli (Iv), approvato con i voti favorevoli del suo gruppo, di Fi, Fdi, Lega e M5s, e l’astensione del Pd. Dopo il voto della nota di aggiornamento al Defr, i lavori sono stati sospesi per circa un’ora. Alla ripresa si procederà al voto degli altri atti di bilancio: legge di stabilità 2024, il collegato alla legge di stabilità e il bilancio di previsione finanziario 2024 – 2026.

GIANI – "La maggioranza è salva, la loro assenza (Italia Vuiva, ndr) non poteva che essere una distinzione rispetto a quello che avevano detto: ovvero la netta contrarietà. A poco a poco che andavamo avanti e che discutevamo nella riunione di maggioranza hanno capito. Del resto era Matteo Renzi che aveva previsto il payback quando era presidente del Consiglio".

Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine dei lavori del Consiglio regionale commentando il non voto di Italia Viva sull’emendamento alla nota di aggiornamento al Defr, che aumenta l’aliquota regionale Irpef per reperire 200 milioni di euro necessari a ripianare il bilancio della sanità.

"Probabilmente – ha aggiunto Giani – entrando più nel merito hanno capito che non potevano più tornare indietro rispetto a un’assenza durante il voto. Ma con questa assenza e con il voto favorevole sulla gran parte dei provvedimenti in cui consiste la manovra di bilancio si pongono in una situazione di differenziazione ma che noi possiamo tollerare perché costruttiva e quindi la maggioranza, alla fine, devo dire che ne esce rafforzata".

Ernesto Giusti

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