Una nave militare russa, che avrebbe trasportato droni iraniani Shahed, è stata distrutta dall’ aeronautica ucraina. "La grande nave da sbarco Novocherkassk" è stata "distrutta" dai nostri piloti", hanno riferito fonti di Kiev su Telegram.
Non è stato specificato il luogo dell’attacco, ma il comandante dell’aeronautica militare ucraina, Mykola Oleshchuk, ha diffuso un video che mostra un’esplosione presso la base navale russa di Feodosia nella Crimea occupata.
Poco prima Mosca aveva affermato che le forze ucraine avevano lanciato un attacco vicino a Feodosia. "L’area del porto è stata transennata: ci sono state esplosioni e un incendio, ora localizzato", ha riferito il governatore filorusso Sergei Aksyonov aggiungendo che "gli abitanti di diverse case" sono stati fatti evacuare.
Ore dopo, lo stesso Aksyonov ha informato che almeno una persona è morta e altre due sono rimaste ferite nell’attacco condotto da forze ucraine contro il porto di Feodosia.
"Intorno alle 2.30 (l’1.30 ora italiana) del 26 dicembre, l’aviazione tattica dell’Aeronautica militare ha attaccato con missili da crociera la nave da sbarco del Mar Nero Novocherskassk delle Federazione russa nell’area di Feodosia", scrive da parte sua l’aeronautica ucraina sul suo canale Telegram.
Feodosia, cittadina portuale nell’est della Crimea, è la maggiore base navale russa della penisola. Il comandante delle forze aeree Mykola Olechtchuk ha postato un video in cui si vede una grande esplosione, seguita da una grande nuvola infuocata, nel porto di Feodosia.
E Mosca ha confermato che nell’attacco missilistico ucraino della scorsa notte al porto di Feodosia, è stata danneggiata la nave da sbarco Novocherkassk, scrive l’agenzia russa Tass, che in precedenza aveva scritto che l’attacco aveva provocato un morto e 2 feriti.
Le autorità russe in Crimea, citate dalla Tass, aggiungono che le finestre di sei edifici sono andate in frantumi e che ha riportato danni anche la locale stazione ferroviaria. I residenti negli edifici danneggiati sono stati trasferiti altrove, si legge ancora.