Mattarella: pace giusta, Carta e futuro del Paese fra i temi del messaggio di Capodanno

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In piedi, albero di Natale alle spalle. Sarà il nono discorso di fine anno per Sergio Mattarella, il 75° di un presidente della Repubblica Italiana. Domani sera, 31 dicembre 2023, alle 20,30 in punto, sulle principali reti tv, il Capo dello Stato si affaccerà nelle case degli italiani riuniti per il Veglione e farà un bilancio del 2023 e un augurio per il 2024, come Luigi Einaudi fece, allora via radio, l’ultimo giorno del 1949, dando inizio alla tradizione rispettata per 75 anni di fila da tutti i Presidenti.

Una cifra, 75 anni, che quest’anno ha segnato anche l’anniversario della Costituzione, in vigore dal 1 gennaio 1948 e ricordata da Sergio Mattarella in questi dodici mesi quasi articolo per articolo, in una sorta di pedagogia civile che molto probabilmente sarà uno dei focus anche del discorso. Non seguirà, invece, l’agenda politica, quella definita dai lavori del Parlamento o dal dibattito tra i partiti (a partire da Mes o premierato), al centro del suo ragionamento.

Del resto, anche in occasione del discorso pronunciato al Quirinale nel corso dell’incontro con le Alte cariche dello Stato, l’inquilino del Colle ha dimostrato la sensibilità, già mostrata in passato, di non voler intervenire su temi che non competono al garante della Costituzione. E di voler quasi ‘anticipare’ l’agenda delle tematiche importanti per il Paese e per i cittadini, piuttosto che inseguire la cronaca politica.

Ecco allora che nel nono discorso di fine anno che Mattarella pronuncerà – la location definitiva ancora non è stata scelta ma il ‘set’ dovrebbe posizionarsi nella zona della Vetrata del palazzo presidenziale – saranno le grandi sfide che riguardano l’Italia e l’Europa a farla da padrone. Il Capo dello Stato non potrà esimersi dallo scattare una fotografia del tempo presente con la guerra che è tornata ai confini dell’Europa.

Sono passati quasi due anni dall’invasione della Russia in Ucraina e dopo aver condannato Mosca e ribadito il sostegno a Kiev, Mattarella non potrà che tornare a insistere sulla necessità della ricerca della pace. Una pace "giusta", che rispetti la sovranità dell’Ucraina e il diritto internazionale. Anche in Medioriente la "spirale di violenza" scatenata dal terrore di Hamas continua a crescere.

In questo caso la comunità internazionale è chiamata a uno sforzo multilaterale per il cessate il fuoco e la ripresa del dialogo per la soluzione di ‘due popoli in due Stati’.Il Capo dello Stato di concentrerà poi anche sulle diverse sfide che riguardano i cittadini. Dall’intelligenza artificiale (che è un‘opportunità ma va regolata per non creare nuovi poveri e nuove diseguaglianze), alla lotta al cambiamento climatico che non può aspettare.

La "centralità della persona" che, secondo Mattarella, va riscoperta in ogni ambito, mette al centro dell’agenda, poi, diritti scolpiti nella Costituzione ma non sempre garantiti a tutti. Dal lavoro, specie per i giovani e le donne. Alla salute, che non può essere un lusso. Al rispetto della dignità umana, contro la violenza di genere che in modo atroce ha segnato anche il 2023.

Mattarella crede che l’Italia, (nella cornice europea da rendere più forte con le dovute riforme e la partecipazione) abbia le risorse per superare anche questa fase difficile. Si rivolgerà soprattutto ai giovani, risorsa del presente a cui va restituito il futuro. La fiducia nel domani, che l’inquilino del Colle conserva nonostante "gli sciagurati comportamenti umani" ai quali stiamo assistendo, sta tutta nelle loro idee.

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Sandro Bennucci

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