Francia, l’ascesa di Attal: dalla polemica con l’Italia sui migranti alla poltrona di primo ministro

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Gabriel Attal, 34 anni, è il nuovo primo ministro francese. Batte un record: si tratta infatti del più giovane a ricopriore la carica nella Quinta Repubblica. SuperanLaurent Fabius che, nel 1984, fu nominato quando aveva 37 anni.

Attal, finora ministro dell’educazione, prende il posto di Elisabeth Borne. E’ la prima mossa dell’annunciato rimpasto con il quale il presidente, Emmanuel Macron, intende rilanciare il suo mandato.

Primo gay dichiarato, vive in coppia con Stéphane Séjourné, ex consigliere di Macron, ora eurodeputato del partito del presidente. Negli anni, secondo i suoi collaboratori, ha ammorbidito alcuni aspetti del carattere: quelli che lo portarono, nel 2018, a creare l’incidente diplomatico con l’Italia, quando definì "vomitevole" la politica di Roma sui migranti, nel pieno della tensione per la chiusura dei porti alla nave di SOS Méditerranée ‘Aquarius’.

Attal ha cominciato il cammino in politica nella gauche, con il Partito socialista, poi è diventato uno dei fedelissimi di Macron ed ha ottenuto ottimi risultati, anche di popolarità, prima come portavoce del governo, poi come ministro. Elisabeth Borne, 62 anni, si era dimessa ieri dopo un colloquio di un’ora all’Eliseo con Macron.

La nomina di Attal nuovo primo ministro francese è stata ufficializzata dall’Eliseo con un comunicato: "Il presidente della Repubblica ha nominato Gabriel Attal primo ministro e lo ha incaricato di formare un governo". La notizia è arrivata mentre Attal era in riunione con i presidi delle scuole in qualità di ministro dell’Educazione nazionale. Le sue ultime parole ai responsabili degli istituti sono state: "Resterò sempre vicino alla scuola".

Da dove arriva Attal? La sua è stata un’ascesa politica irresistibile, cominciata nella gauche – era fra i giovani socialisti più promettenti, vicini a Dominique Strauss-Kahn – e proseguita, ancora giovanissimo, fra i macroniani. A 29 anni, Macron lo nominò viceministro per la Gioventù, anche in quel caso il più giovane a entrare al governo nella storia recente. E’ stato portavoce del governo, poi ministro per i Conti pubblici, quindi – fino a questa mattina, quando era in riunione con i capi degli istituti scolastici di Francia – ministro per l’Educazione nazionale.

In tutto il suo percorso, Attal ha guadagnato apprezzamenti anche da parte degli oppositori, che gli hanno riconosciuto sensibilità e capacità di negoziato e di ascolto. La polemica con l’Italia sembra dimenticata. Del resto, ora deve far crescere le sue qualità diplomatiche.

Sandro Bennucci

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