Fiorentina terrificante a Lecce: raggiunta e ribaltata negli ultimi minuti (3-2). Italiano sbaglia tutto. Pagelle

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Terrificante Fiorentina, a Lecce! Italiano che partita aveva preparato? I viola giocano un primo tempo inguardabile, subiscono una traversa, un palo e un gol su punizione perchè la barriera, improvvisamente, si apre. Ma nella ripresa, la Fiorentina ribalta il Lecce: gol bellissimo di Mandragola (diagonale da trenta metri). E vantaggio grazie all’opportunismo di Beltran, che intuisce il passaggio corto di Falcone per un difensore, artiglia il pallone e lo mette dentro. Gol fotocopia di quello segnato a Monza.

Ma quando i tre punti sembrano a portata di mano e il quarto uomo segnala i 4′ di recupero arrivano controsorpasso e crollo viola: il Lecce pareggia al 90′ con Piccoli che sovrasta tutti nel colpo di testa in area e, addirittura, vince per un’altra dormita generale dei difensori viola. Tutti fermi quando Terracciano para un tiro di Krstovic ma nulla può, una frazione di secondo dopo, sul piattone beffardo e inesorabile di Dorgu.

Ecco la cronaca, stringata ma lancinante per i 400 tifosi della Fiorentina arrivati fin qui, nel tacco d’Italia, colpiti al cuore da una sconfitta uscita da uno dei peggiori film di Dario Argento. Ma soprattutto da una squadra senza capo nè coda, quasi allo sbando, che si tiene su soltanto grazie a giocate individuali (il pareggio di Mandragora, la furbata sotto porta di Beltran). Italiano sbaglia la formazione iniziale, facendo giocare Nzola in un ruolo, quello di esterno che la società non è riuscita a coprire durante il mercato. E lasciando Beltran a girovagare, invano, alla ricerca di una palla giocabile. Centrocampo inesistente. Solo Bonaventura prova a farsi pericoloso con qualche giocata individuale. Ma Italiano lo ha tolto nella ripresa. E sembrava aver ragione lui, vista la “remuntada”. Invece no: una Fiorentina in vantaggio per caso, ma senza gioco e con una difesa impressionante, ha ceduto negli ultimi istanti di una partita che poteva, e doveva, essere vinta. Colpevoli? L’allenatore, purtroppo, ma anche una squadra senza bussola. E una società che pensa di cavarsela grazie a una buona stella. Che stasera, nel tacco d’Italia, si è voltata dall’altra parte. Belotti? Ha colpito un palo ma è apparso ancora pesce fuor d’acqua. Italiano dovrà metterlo in condizione di partecipare all’azione e, magari, anche di segnare. Ci riuscirà?

IRRIDUCIBILI – Sono 400 i tifosi viola “irriducibili” che hanno seguito la squadra allo stadio di via del Mare, a Lecce. Nella Fiorentina un paio di sorprese di formazione, con Bonaventura che dovrebbe partire a sinistra come contro l’Inter. Beltran dietro a Nzola. Sottil dovrebbe agire a destra. In panchina Belotti. Nel Lecce, D’Aversa inserisce Krstovic nel tridente offensivo con Banda e Almqvist.

NZOLA – Pronti via e pressing nella metà campo avversaria per i viola in avvio. Sottil agisce a sinistra. E’ Nzola ad allargarsi sulla destra. E al 4′ proprio Nzola sfila sulla destra, palla dentro l’area: para a terra Falcone. Sempre viola in avanti al 6′: Sottil manda al cross Biraghi che però sbaglia tutto.

TRAVERSA – Brividi sulla schiena dei tifosi viola: la prima grande occasione da gol è del Lecce. Al 10′ colpo di testa di Kaba che colpisce la traversa. Palla in campo, arriva Almqvist: ancora di testa. Parata di Terracciano. Ma la difesa viola è in chiara difficoltà.

OUDIN – Ed è palese, questa difficoltà, al 14′, quando Martinez Quarta sgambetta Almqvist. In area? No, il Var stabilisce che è proprio al limite. Giallo per Quarta e punizione. Batte Oudin, pallone che filtra in mezzo alla barriera, si aprono Sottile e Bonaventura, e il tiro finisce in rete. Con Terracciano fermo. Lecce in vantaggio. Terzo gol in campionato di Oudin che però non segnava da mesi. La Fiorentina è specialista nel rivitalizzare gli avversari che hanno bisogno di rilanciarsi.

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LOPEZ – Fiorentina disorientata. Assente Arthur, non c’è nessuno che sappia prendere in mano le redini della squadra e guidarla dopo lo sbandamento. Maxime Lopez non ha i mezzi per fare da punto di riferimento. E Bonaventura vaga per il campo, tentando giocate solitarie che s’infrangono nelle maglie giallorosse. L’attacco? Nzola fa a sportellate con i difensori, ma niente più. Beltran? Fin qui praticamente invisibile. Alla Fiorentina mancano gli esterni (Sottil non incide), mentre il Lecce sfodera, sulla sinistra, un Banda incontenibile.

PALO – Il Lecce imperversa. Al 26′ altra occasione da gol giallorossa: Krstovic colpisce il palo. E’ sempre il Lecce a spingere. Al 29’ndribbling di Gallo in area, buona la copertuta di Duncan. Al 32′ problema muscolare per Ranieri: che, stoicamente, resta in campo. Al 35′ occasione per la Fiorentina: cross di Biraghi, sul secondo palo arriva Faraoni, che di testa manda sul fondo. Ma gli attaccanti viola sono in campo?

BANDA – Non c’è manovra corale nella Fiorentina, quindi Bonaventura, l’unico in grado di reagire con una certa efficacia, prova la botta da fuori al 41′: pallone di poco sopra la traversa. Replica rabbiosa del Lecce (45′) con Banda che manda il pallone sull’esterno della rete. Un minuto di recupero. Colpo di testa di Oudin, solo in area, para Terracciano. Per fortuna termina qui il primo tempo: Fiorentina inguardabile.

MANDRAGORA – In avvio di ripresa Italiano toglie Quarta (giusto, è ammonito), Duncan (forse uno dei più pugnaci) e Bonaventura. Perchè fuori il Jack? Mah! In campo Milenkovic, Mandragora e Belotti. Fiorentina, in teoria, con tre centravanti. Anche se Beltran sta due passi dietro la prima punta e Nzola è “reinventato” esterno. Ma appare più convinta,l ora, la Fiorentina. Che trova il pareggio, al 5′, con un gran diagonale di Mandragora da una trentina di metri. Infila Falcone, con precisione, all’angolo sinistro. Bel gol, ma nato da una giocata individuale. Va bene lo stesso. Uno a uno.

TERRACCIANO – Sembra rinata, la Fiorentina. All’8′ occasione in area per Nzola, che non tira, cerca un compagno al centro (Belotti?) e l’azione sfuma. Al 9′ tiro da fuori di Maxime Lopez dopo un buon lavoro di Beltran. Pallone deviato e Falcone deve compiere una grande parata. Cartellino rosso per ilmpreparatore dei portieri del Lecce che si era agitato troppo in panchina. La Fiorentina prova a tessere un abbozzo di manovraq, ma i giocatori del Lecce sono più rapidi. Al 19′ va via Banda, Milenkovic se lo lascia scappare, ma è grandissima l’uscita salva porta di Terracciano. Bravo San Pietro!

BELTRAN – Ma il pericolo scampato appare come una svolta: al 20′ fuori Sottil per Gonzalez. Al 22′ erroraccio di Falcone che serve involontariamente Beltran, sveltissimo a metterla dentro. Gol quasi fotocopia di quelolo segnato al Monza per la graziosa concessione di De Gregorio. Bravo però Beltran, grande opportunista, a stare in agguato e a colpire.

D’Aversa toglie Oudin per Piccoli. Ranieri prende il giallo per trattenuta su Krstovic. Al 31′ fallo tattico di Banda su Faraoni. Giallo per Banda: sostituito da Sansone. Italiano toglie Beltran per Parisi. Esce Gallo, entra Dorgu. Esce Garba, in campo Gonzalez. Ammonito Gendrey (diffidato, salterà il Bologna) per fallo su Biraghi. Traversa di Belotti al 43! Sponda aerea di Gonzalez, il Gallo in spaccata e con un tocco morbido coglie il montante. Peccato.

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PICCOLI – Perchè proprio quel montante colpito da Belotti cambia di nuovo la partita. Il Lecce trova il pareggio al 45′ con Piccoli: che stacca imperiosamente di testa in area, senza che nessun difensore viola possa ostacolarlo. Due a due.

DORGU – Ma il peggio arriva due minuti dopo: la Fiorentina invece di tenere palla la consegna al Lecce. Che si riversa in avanti. Terracciano respinge su tiro di Krstovic, Dorgu arriva di piatto e segna. Ribaltone! Ma la difesa viola dov’è? Come non si può perdere così. Le colpe sono di tutti, ma quelle dei difensori e di Italiano sono devastanti.

Sandro Bennucci

TABELLINO E PAGELLE

LECCE (4-2-3-1): Falcone 5; Gendrey 6, Pongragic 6, Baschirotto 6, Gallo 6 (30’st Dorgu 7); Kaba 6 (30’st Gonzalez 6), Blin 6; Almqvist 6.5, Oudin 7 (24’st Piccoli 7), Banda 6,5 (33’st Sansone sv); Krstovic 5.5.All: D’Aversa 7

FIORENTINA (4-2-3-1): Terracciano 6,5; Faraoni 5,5, Martinez Quarta 4,5 (1’st Milenkovic 5), Ranieri 5.5, Biraghi 5; Maxime Lopez 5.5, Duncan 6 (1’st Mandragora 6,5); Bonaventura 6 (1’st Belotti 5,5), Beltran 6.5 (33’st Parisi 6), Sottil 5 (20’st Gonzalez 5); Nzola 4,5.All: Italiano 4,5

Arbitro: Giua di Olbia 5.5

Marcatori: 17’pt Oudin; 5’st Mandragora, 23’st Beltran, 46’st Piccoli, 47’st Dorgu

Ammoniti: Martinez Quarta, Almqvist, Ranieri, Banda, Gendrey, Gonzalez

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