Alta velocità a Firenze: alarme per danni ad alcuni edifici. No Tav: “Progetto si fermi subito”

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Sono stati rilevati alcuni danni (crepe sui muri, porte che non si chiudono, pavimenti rialzati) in fabbricati vicini allo scavo del tunnel per l’Alta Velocità a Firenze. Il Comitato No Tav insorge e chiede lo stop immediato dei lavori.

Il comitato, attraverso una conferenza stampa, ha fatto sapere: "Lo scavo della prima galleria del Passante Tav a Firenze ha incontrato il primo edificio residenziale, quello in via Botticelli, e subito si sono avuti danni in molti appartamenti: crepe e porte che non si aprono e chiudono più", "dei 354 edifici che i progettisti ritengono da monitorare risultano moltissimi edifici soggetti a danni, non a rischi, ma a danni sicuri".

Il 21 febbraio 2024 è in programma un’assemblea cittadina in via Giovanni da Empoli. "Può darsi che gli edifici a rischio siano di più rispetto ai 354 messi sotto attenzione da Ferrovie – ha detto Tiziano Cardosi del comitato -. Noi chiediamo che questo progetto si fermi, è un danno per tutta la città. Sarà poi un danno enorme avere due stazioni ferroviarie non collegate tra di loro".

"C’è poi il problema di chi risarcisce i cittadini – ha concluso Cardosi -. Su queste grandi opere i contenziosi legali si trascinano per anni, le Ferrovie e i costruttori hanno uno stuolo di ingegneri, geologi, avvocati. I cittadini, invece, devono organizzarsi da soli. Siamo di fronte a un piccolissimo David e ad un enorme Golia. Senza considerare che qui ci sono grossi rischi, anche per acqua e gas".

Ernesto Giusti

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