Firenze, Uffizi: Venere di Botticelli coperta da foto dell’alluvione. E’ blitz di “Ultima generazione”

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Ancora in azione, con un blitz a Firenze, nella Galleria degli Uffizi, gli attivisti ambientalisti di Ultima Generazione. Attaccata la Venere del Botticelli con foto dell’alluvione a Campi. E’ accaduto nel primo pomeriggio di oggi, 13 febbraio 2024. Proprio nel giorno del passaggio di consegne da Eike Schmidt al nuovo direttore, Simone Verde.

L’azione, durata pochi minuti, è stata condotta da due ragazzi che hanno attaccato sul vetro infrangibile che protegge la celebre Venere del Botticelli delle fotografie raffiguranti i danni della recente alluvione a Campi Bisenzio (Firenze) e hanno letto un comunicato di rivendicazione prima di venire allontanati dagli addetti alla sicurezza.

Nessun danno – si fa sapere dalla Galleria – alla Venere di Sandro Botticelli e nessun danno neanche al vetro della teca che protegge il capolavoro rinascimentale.

I giovani attivisti hanno pronunciato slogan ambientalisti e letto un comunicato di rivendicazione dell’azione. Dopo una decina di muniti sono intervenuti i Carabinieri, che hanno identificato gli attivisti e li hanno portati via. Tra gli "incursori" – fa sapere Ultima Generazione – era presente anche un attivista che, dopo un blocco stradale organizzato lo scorso dicembre, ha violato l’obbligo di dimora. Si tratta, quindi, di "un’azione di disobbedienza civile non violenta molto semplice, per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere".

"Oggi, la Nascita della Venere di Botticelli è stata ricoperta di immagini delle alluvioni di Campi Bisenzio, attaccate con scotch di carta alla teca del quadro-recita un comunicato stampa di Ultima Generazione- A farlo sono stati Giordano (Cavini Casellini, ndr) e altri due cittadini aderenti alla campagna Fondo riparazione promossa da Ultima Generazione. Recandosi alle Gallerie degli Uffizi, Giordano ha violato l’obbligo di dimora, a cui è sottoposto in seguito a un blocco stradale, dal 8 dicembre 2023. Un’azione di disobbedienza civile nonviolenta molto semplice per cui rischia gli arresti domiciliari, se non la custodia cautelare in carcere".

La nota così prosegue: "Sono Giordano, sono un padre di famiglia e operatore socio-sanitario-prosegue il coimunicato stampa. Oggi ho scelto di contravvenire al mio obbligo di dimora e di infrangere nuovamente la legge, rischiando la prigione per tenere fede alla mia promessa di fare tutto il possibile per proteggere la vita. Oggi questo quadro simbolo di amore e bellezza si è trasformato mostrando la distruzione e il dolore che stiamo già vivendo a causa della crisi climatica. Il Governo continua a fingere che i campi non siano arsi a gennaio, che l’acqua non sarà un problema quest’estate, che le case distrutte dalle alluvioni siano eventi accidentali e non causate da scelte umane".

Sandro Bennucci

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