Russia: morto Alexei Navalny. Il dissidente era rinchiuso nella colonia penale dell’Artico

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Il dissidente russo Alexei Navalny è morto nella colonia penale a regime speciale di Kharp, nella regione artica di Yamalo Nenets, dove era rinchiuso.

Lo ha riferito l’agenzia Tass, secondo cui il dissidente ha avvertito un malore dopo una passeggiata, ma nonostante siano state eseguite “tutte le misure di rianimazione necessarie”, queste “non hanno dato risultati positivi”.

Le cause del decesso di Navalny sono in fase di accertamento, secondo quanto evidenziato dal Servizio penitenziario federale russo.

AGGIORNAMENTO DELLE 19,10

“Vladimir Putin è responsabile della morte di Alexei Navalny”: lo ha detto Joe Biden commentando la morte in un carcere russo dell’oppositore.  “Non sono sorpreso e allo stesso tempo sono sconvolto dalla notizia”, ha aggiunto il presidente Usa.

Pronta la replica di Mosca: “Il Cremlino giudica assolutamente inaccettabili” le accuse rivolte a Mosca dai Paesi occidentali per la morte in carcere di Alexei Navalny. “Non ci sono dichiarazioni dei medici, nessuna informazione dagli esperti forensi, nessuna informazione definitiva dal Servizio penitenziario federale, nessuna informazione sulla causa della morte, e abbiamo queste affermazioni, assolutamente scandalose”, ha detto il portavoce, Dmitry Peskov, citato dai media statali russi.

L’oppositore russo Navalny è morto per “un coagulo sanguigno”, una trombosi. Lo riporta la tv russa Russia Today citando una sua fonte.

La Procura di Mosca ha messo in guardia dal partecipare ad una manifestazione in memoria di Navalny nel centro della capitale. Lo riferisce l’agenzia Tass.

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