Crollo a Firenze: operaio salvo, arrivato tardi al cantiere. “Dovevo spedire soldi a casa”. Si cerca il disperso

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"Dovevo esserci anche io assieme a loro, laggiù dove ci sono tutte quelle travi a terra. Sono arrivato tardi soltanto per caso, dovevo fare un pagamento per la mia famiglia".

Lo racconta, in una intervista a Repubblica, un operaio del cantiere del supermercato Esselunga in via Mariti, che ha chiesto di restare anonimo. "Avevo avvisato – spiega – che venerdì sarei arrivato più tardi. Avevo un impegno: dovevo andare a fare un pagamento per la mia famiglia, un bonifico. E poi passare a prendere qualche documento prima di entrare in cantiere. Sono arrivato e non riuscivo a capire quello che era successo, come fosse possibile. Ho iniziato a chiedere, con le lacrime agli occhi".

Intanto proseguono da parte del nucleo Usar le ricerche dell’ultimo operaio segnalato come disperso nel crollo avvenuto venerdì nel cantiere in via Mariti a Firenze, che ha provocato 4 morti e tre feriti.

Da due giorni e due notti i vigili del fuoco scavano senza sosta tra le macerie, mentre continua la messa in sicurezza delle parti pericolanti nell’area del crollo, un cantiere dove si stava realizzando il nuovo supermercato Esselunga.

Gilda Giusti

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