Crollo a Firenze: magistrati indagano su subappalti e permessi di soggiorno. Vigili del fuoco cercano il disperso (video)

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Nuove macchine arrivate nelle ultime ore sbriciolano le travi crollate addosso agli operai che stafvano costruendo il nuovo supermercatio Esselunga, venerdì mattina, 16 febbraio 2024, poco dopo le 8. Le macchine aprono la strada ai vigili del fuoco che cercano il corpo del marocchino Bouzekri Rachimi, 56 anni, l’ultimo disperso. I vigili del fuoco lavorano giorno e notte: fanno alzare un drone, operano con le Usar, rimuovono il cemento crollato. Avanti così finché sarà necessario: nessuno discute sulla pietà per una vita umana che non c’è.

https://youtu.be/8nPcTTlYOMw?feature=shared

La presenza di manodopera irregolare nella stratificazione dei subappalti – decine e decine le ditte coinvolte – agita il dibattito e cerca risposte nelle indagini e nelle norme. Le lacune nei permessi di soggiorno, nel contratto di assunzione e nelle mansioni assegnate sono un ocus degli accertamenti della procura per palese interesse pubblico, specie se risulterà confermato che due operai morti risulterebbero in questo standard di illegalità.

Senza sosta anche le riunioni degli inquirenti in viale Guidoni, al palazzo di Giustizia. L’inchiesta per omicidio plurimo colposo è partita con un approccio multidisciplinare: va dagli aspetti tecnici legati alla costruzione, alle condizioni dei lavoratori, appunto. Materie che sono vaste e complicate. Il procuratore capo Filippo Spiezia ha schierato due sostituti, Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone che si avvalgono delle competenze disponibili di vigili del fuoco, Ispettorato del Lavoro anche col nucleo carabinieri, Dipartimento prevenzione della Asl, polizia di Stato e altri enti. In queste ore l’inchiesta prende forma, si decidono le deleghe da distribuire alla polizia giudiziaria, cosa serve accertare, chi indaga su cosa, quali documenti vanno acquisiti rapidamente per avere prima possibile un quadro chiaro su opera, cantiere e chi ci lavora o lavorava.

Viene fatto il censimento delle decine di ditte, un passaggio importante nel groviglio di subappalti che riportano al vertice della Aep di Pavia, l’impresa capofila. Domani potrebbe essere conferito l’incarico per le autopsie delle quattro salme già recuperate. Si cercano immagini. Utili quelle del crollo, ma vedere anche ciò che è successo subito dopo potrebbe servire. Non è escluso l’ingaggio di consulenti esterni. Sotto tiro c’è anche la progettazione, per quanto concerne il crollo di partenza e le manovre fatte in cantiere nel posizionamento delle travi il 16 febbraio. Chi dirigeva, chi eseguiva, e in che modo? E’ un incidente imponente, fuori scala, qualcosa di eccessivo è andato storto se tre solai di cemento armato a travi prefabbricate si sono schiantati come un domino. “E’ ancora molto presto poter definire la dinamica, definire le responsabilità. Si fanno tante valutazioni, si tentano ricostruzioni, Lasciamo lavorare le autorità, i vigili del fuoco, per comprendere al meglio tutte le dinamiche”, ha detto la ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone che ha visitato il cantiere.

La “procura sta lavorando”, “ci sono gli inquirenti, e il ministero, attraverso l’Ispettorato nazionale del Lavoro e il nucleo dei Carabinieri per il Lavoro sta fornendo tutto il supporto e l’attività consulenziale necessari”. La ministra ha avuto anche una riunione in prefettura ed è stata in visita all’ospedale di Careggi dove sono ricoverati tre operai romeni. L’eco di questo disastro non si attenua e avvilisce gli uomini di Chiesa, che danno indicazioni nette. “Uno dei problemi più grossi sono i controlli” e “i ribassi significano inventarsi di tutto” per avere l’appalto, “la sicurezza costa ma la vita ha un valore che non può mai essere calcolato”, ha detto il presidente della Cei, cardinale Matteo Zuppi.

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Poi, nel pomeriggio, in Cattedrale a Firenze, il cardinale Giuseppe Betori ha rincarato la dose dicendo che nella tragedia “s’intrecciano i temi della sicurezza nel lavoro e della convivenza sociale”, “Luigi e i suoi compagni sono vittime di un sistema sociale che, a riguardo dell’accoglienza e del lavoro, esige un ripensamento strutturale per superare scelte sbagliate e distruttive. Questa presa di coscienza ispiri un nuovo orientamento del pensiero, delle decisioni, delle azioni”.

AGGIORNAMENTO DELLE 21,00

TRAVE NON ANCORA FISSATA –  E’ stata un’azienda abruzzese a fornire, tra le altre cose, la trave che è crollata all’ultimo piano dell’edificio in costruzione, provocando cedimenti a cascata del pilone e dei solai, nel cantiere di Esselunga a Firenze. Si tratta della Rdb di Atri (Teramo), colosso del calcestruzzo.

Quella abruzzese, riferisce la TgR Abruzzo nell’edizione di oggi, 18 febbraio 2024, è una delle oltre 30 ditte contemporaneamente impegnate nella costruzione del nuovo supermercato. A quanto sembra, viene riferito nel servizio della TgR, il personale della ditta abruzzese non aveva concluso il fissaggio della trave incriminata, quando il personale di un’altra società avrebbe avviato la gettata di cemento nella stessa area, all’ultimo piano della struttura.

Nell’azienda di Atri sono arrivati gli agenti della Polizia Postale dell’Aquila, che hanno acquisito la documentazione relativa all’appalto con Esselunga. Nella ditta sono state eseguite immediatamente delle verifiche sul materiale prodotto, ma non risulterebbero anomalie.

I vertici della Rdb al momento non sono indagati. Dopo il drammatico crollo, che ha provocato la morte di cinque operai impegnati al piano terra, sotto la lente degli inquirenti è finita proprio la complessa filiera di appalti e subappalti. La società committente dei lavori sarebbe La Villata Spa controllata da Esselunga, mentre come impresa esecutrice risulta la Aep – Attività edilizie pavesi Srl.

Gilda Giusti

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