Statali: i sindacati non accettano il contratto ponte previsto dal Governo. Dopo 7 anni di blocco

Share on FacebookShare on Google+Tweet about this on TwitterPrint this pageEmail this to someone

La protesta del pubblico impiegoNon si sono fatte attendere le reazioni dei sindacati alla proposta, ventilata informalmente dal Governo, di concludere un contratto-ponte di un anno in attesa della definizione di tutto il puzzle del pubblico impiego. Gli statali vogliono il loro contratto e non sono disposti a subire scorciatoie o frenate. Insomma l’idea circolata negli ambienti ministeriali di «un contratto ponte», in attesa del nuovo Testo unico sul lavoro pubblico non piace ai sindacati.

SINDACATI – «Nessuna scorciatoia. Vogliamo un rinnovo vero per i lavoratori e per l’innovazione nei servizi pubblici. Su questo aspettiamo la convocazione della ministra Madia». Ad affermarlo sono i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Serena Sorrentino, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco, in merito ad alcune indiscrezioni di stampa. «Dopo sette anni non è pensabile alcun ponte tibetano – sostengono le sigle sindacali – bisogna trovare le risorse per valorizzare i lavoratori e rimettere in moto la macchina pubblica. I dipendenti vogliono lavorare meglio per dare di più ai cittadini». Per le federazioni di categoria di Cgil, Cisl e Uil «va riconosciuto un giusto salario e ricontrattualizzato il rapporto di lavoro. Vogliamo un contratto innovativo per la valorizzazione professionale dei lavoratori, per ridisegnare i servizi, dare qualità, trasparenza, efficienza alla Pubblica Amministrazione. Servono investimenti in competenze e innovazione organizzativa: i servizi devono essere veloci, trasparenti e aperti ai cittadini.

MADIA – Del resto -ricordano i dirigenti sindacali – il ministro Madia fino ad oggi ha parlato di riavvio della contrattazione e ci aspettiamo che smentisca le indiscrezioni che si rincorrono in questi giorni convocando finalmente il tavolo sui rinnovi contrattuali. Noi – spiegano – siamo i primi a volerci misurare con la sfida della innovazione, dell’efficienza e della valutazione, ma al centro ci devono essere la valorizzazione del lavoro pubblico e buoni servizi per i cittadini. Il contratto è lo strumento di tutela e miglioramento delle condizioni di lavoro: per questo siamo mobilitati da mesi anche con gli scioperi regionali di aprile e maggio. Ci aspettiamo, con la legge di Stabilità e l’atto di indirizzo sulla contrattazione, che si inizi a discutere seriamente di rinnovo vero del contratto», concludono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa.

 

Calendario Tweet

settembre 2024
L M M G V S D
« Ago    
 1
2345678
9101112131415
16171819202122
23242526272829
30