Il gruppo UNIPOL mette in atto in Toscana i principi di sostenibilità

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iniziativa-unipol_21-settembreNel lungo periodo è fondamentale il riequilibrio della distribuzione della ricchezza

Il gruppo Unipol, in qualità di attore principale del sistema imprenditoriale italiano, intende perseguire gli obiettivi di sostenibilità posti dalle Nazioni Unite e proprio in Toscana, anche grazie alle collaborazioni con Enti, Istituzioni e Aziende è impegnato per garantire e promuovere il benessere per tutti così come modelli di consumo e produzione sostenibili, oltre a favorire una crescita economica e un’occupazione piena e ridurre le disuguaglianze.

In occasione della tappa fiorentina di presentazione del bilancio di sostenibilità 2015 del Gruppo Unipol e del piano di sostenibilità 2016 – 2018, per la prima volta integrato con il piano industriale, sono stati presentati modelli di business, in grado di adattarsi alle trasformazioni del mercato e capaci di rispondere ai bisogni sociali emergenti.

Unipol ha avviato in Toscana, forte della presenza di oltre 600 dipendenti, un percorso per creare valore sociale e innovazione.

La creazione di valore condiviso da parte del Gruppo converge sugli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite da raggiungere entro il 2030. Tale impegno per Unipol si identifica nella prevenzione del rischio, l’accesso all’assicurazione, l’inclusione finanziaria e gli investimenti lungimiranti – commenta Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol -. Unipol cerca di interpretare il proprio ruolo sociale nel raggiungimento di questi obiettivi e fa dell’innovazione una leva fondamentale a supporto di tutti gli stakeholder” – conclude Stefanini.

Per tutelare la salute dei cittadini il Gruppo Unipol, attualmente gestore di 29 fondi sanitari nazionali di categoria, ha sviluppato un modello di partnership pubblico-privato che supporti coloro che non hanno un occupazione stabile ad avere garantite le prestazioni sanitarie, anche nel nuovo scenario. Inoltre per garantire coesione sociale e benessere, Unipol è impegnata nell’implementare prodotti assicurativo/bancari che sappiano rispondere ai bisogni delle cosiddette fasce deboli. Ad oggi il 14% dei premi coprono rischi a valenza sociale o ambientale.

tavola-rotonda_iniziativa-unipol-21-settembreIl Bilancio di sostenibilità presentato oggi misura il contributo raggiunto da Unipol in riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile posti dall’ONU nel settembre 2015 (Sustainable Development Goals – SDGs). In quest’ottica  il Gruppo, da sempre impegnato a coniugare gli obiettivi economici e di redditività con quelli di natura sociale e ambientale, per la prima volta ha scelto di integrare il piano industriale – presentato recentemente al mercato – legato alla gestione dell’impresa, con gli strumenti di sostenibilità. Questi ultimi rappresentano una leva competitiva che caratterizza il modo di operare del Gruppo permettendo di innovare e creare valore.

Sono questi i punti salienti presentati e dibattuti oggi a Firenze nel corso del Convegno “SDGS e responsabilità sociale delle imprese”. Al dibattito odierno è intervenuto  Pierluigi Stefanini, Presidente del Gruppo Unipol. Hanno preso parte tra gli altri, Massimo Biagioni Presidente CRU, Stefania Saccardi, Assessore al diritto alla salute, al welfare e all’integrazione socio-sanitaria Regione Toscana, Massimo Mercati, Direttore Generale ABOCA, Sergio Chienni, Vice Presidente Anci Toscana, Sindaco Terranuova Bracciolini, Padre Valerio Mauro, Ministro provinciale dei Frati Cappuccini della Toscana ed Enrico Testi, Direttore Generale Arco e Yunus Social Business Centre University of Florence.

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