Festa dell’Arno: arrivo dei Canottieri che hanno sceso il fiume. Firmato il protocollo Autorità di bacino-Comun e per le plastiche

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La pioggia del Primo Maggio 2024 non ha rovinato la "Festa dell’Arno", a Marina di Pisa, nella sede della Lega Navale, dove i Canottieri comunali di Firenze hanno concluso la discesa del fiume, scortati nell’ultimo tratto dai Canottieri Arno Pisa. E dove, quasi contemporaneamente, è stato firmato da Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale, e da Frida Scarpa, assessore allo sport del comune di Pisa, in rappresentanza del sindaco, Michele Conti, il secondo protocollo d’intesa, promosso dall’Autorità stessa, nell’ambito delle iniziative della legge SalvaMare.

Obiettivo del protocollo è salvaguardare l’Arno, nel tratto pisano prima dello sbocco a mare, e, nel caso specifico, liberarlo dalla plastica e dai rifiuti attraverso una collaborazione stretta con l’amministrazione comunale di Pisa che si è dimostrata molto sensibile a tali tematiche. Collaborazione che si estende sul piano educativo, sportivo e sociale con la diffusione di buone pratiche in attuazione della legge Salva Mare.

Con uno stanziamento di circa 280mila euro l’anno per tre anni, l’Autorità di bacino ha avviato una serie di alleanze per il fiume, partendo simbolicamente da Firenze, con il primo protocollo firmato il 17 aprile scorso con la Canottieri Comunali Firenze. Con la firma di oggi il progetto arriva anche a Pisa e vede il coinvolgimento diretto del Comune: oltre al mare, l’obiettivo è quello di salvare e migliorare l’acqua dell’Arno, soprattutto nei tratti cittadini, più soggetti a forme di inquinamento, e di tutti gli altri fiumi e torrenti che bagnano l’ampio territorio (Liguria, Toscana e un pezzo di Umbria) di competenza del Distretto dell’Appennino Settentrionale.

"La nostra proposta per l’Arno – ha detto Gaia Checcucci – è stata approvata dal Ministero dell’Ambiente nel dicembre del 2022 ed è mirata alla salvaguardia dei fiumi, coinvolgendo da un lato le amministrazioni comunali “rivierasche” e dall’altro le varie associazioni che vivono il fiume perché, ne siamo convinti, chi sta sul fiume e lo fruisce è la miglior sentinella e può darci una mano a fare quanto possibile per contenere l’inquinamento e liberare le acque da rifiuti galleggianti. Questo obiettivo può essere raggiunto sia togliendo materialmente i rifiuti dalle sponde e dalle acque, ma anche attraverso l’educazione ambientale dei ragazzi e di tutti coloro che si avvicinano, in ogni forma, all’Arno anche attraverso le attività sportive. La firma di oggi in questa bella sede della Lega Navale alla foce del fiume con l’Assessore allo Sport del Comune di Pisa e alla presenza dei Canottieri di Firenze e di Pisa è la migliore conferma di questo e dimostra che l’“alleanza” tra le istituzioni pubbliche e tra queste e il territorio debba essere sempre più rinsaldata e incentivata a conferma che sport, ambiente e impegno civico possono unirsi e dare risposte concrete anche su tematiche ambientali particolarmente sentite come quella della tutela e vivibilità dei nostri fiumi”.

L’assessore Frida Scarpa si è detta entusiasta di firmare il protocollo in rappresentanza del comune e quindi anche dell’assessorato all’ambiente pisano, fortemente impegnato nella difesa del prestigioso e delicato habitat naturale dell’Arno prima del suo sbocco al mare. "Il comune di Pisa è particolarmente soddisfatto di questa firma, capace di portare avanti la volontà di salvaguardare l’Arno nelle sue svariate articolazioni: ossia ambientali, naturalistiche e sportive. Personalmente sto lavorando per dare anche alle società sportive che si affacciano sul fiume tutto il supporto necessario anche dal punto di vista delle strutture. Il comune di Pisa sta investendo molto, anche dal punto di vista finanziario, per tutto questo e i fondi del progetto SalvaMare rappresentano, per noi, un’opportunità per coinvolgere società, dirigenti e soprattutto giovani e giovanissimi atleti".

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Molto soddisfatti anche i dirigenti della Lega Navale, che hanno ospitato l’evento e i responsabili dei canottieri pisani, che lavoreranno alla raccolta delle plastiche. Gabriele Moretti, vicepresidente regionale della Federazione italiana canoa e kayak, ha affermato: "Per noi canottieri, che viviamo a stretto contatto con l’Arno, è un dovere partecipare alla sua salvaguardia. Ai nostri ragazzi, che possono diventare campioni sulle orme di una consolidata tradizione, insegniamo non solo ad aver rispetto per il fiume, ma anche a mantenerlo pulito. Ognuno deve essere una sentinella d’Arno".

Ed ecco, in sintesi, come nasce e cosa prevede il grande progetto dedicato all’Arno:

  1. La legge 17 maggio 2022, n. 60 cd. legge «Salva Mare» prevede all’art. 6 comma 1 che “al fine di ridurre l’impatto dell’inquinamento marino derivante dai fiumi, le Autorità di bacino distrettuali introducono, nei propri atti di pianificazione, misure sperimentali nei corsi d’acqua, dirette alla cattura dei rifiuti galleggianti, compatibili con le esigenze idrauliche e di tutela degli ecosistemi”;
  2. il Piano di Gestione delle Acque 2021/2027 (PGA) del distretto idrografico dell’Appennino Settentrionale, approvato con d.p.c.m. 7 giugno 2023, prevede al suo interno la misura M0015 – Strategie di pianificazione di interventi per la raccolta della plastica nei fiumi, qualificata come misura win-win con la Direttiva 2008/56/CE “Marine Strategy Framework” (MSFD). In questa misura sono ricompresi anche gli interventi di raccolta delle plastiche nei fiumi
  3. La Legge SalvaMare stabilisce che il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica avvii “un programma sperimentale triennale di recupero plastiche nei fiumi maggiormente interessati da tale forma di inquinamento. Il programma è stato adottato a dicembre 2023, sulla base di alcune proposte avanzate dalle Autorità di bacino. Il MASE ha trasferito alle Autorità un anticipo delle risorse relative alla prima annualità. Il finanziamento statale per l’attuazione del programma è di circa 285.000 euro annui per tre anni.
  4. tra le misure inserite nel programma triennale sperimentale vi sono:
  • interventi strutturali di tipo sperimentale, consistenti nel recupero di rifiuti galleggianti all’interno dei corsi d’acqua che l’Autorità di bacino ha individuato sulla base di proposte avanzate dai consorzi di bonifica. Per questi interventi sono in corso le interlocuzioni con i vari consorzi, per capire lo stato della progettazione delle opere e l’eventuale inserimento delle misure nell’ambito di contratti di fiume in corso di realizzazione.
  • Interventi, come quelli oggetto del Protocollo con il comune di Pisa, consistenti soprattutto in campagne di pulizia delle sponde fluviali e attività di sensibilizzazione ed informazione sulla problematica delle plastiche, attività queste ultime finalizzate alla diffusione di modelli comportamentali virtuosi volti alla prevenzione dell’abbandono dei rifiuti a tutela dei corsi d’acqua e del mare;

In chiave di sensibilizzazione e di divulgazione sempre più capillare di informazioni specifiche sulle tematiche ambientali e di tutela dell’ecosistema fiume, l’Autorità considera strategico il progetto di educazione ambientale “Un fiume per amico”, promosso e portato avanti ormai da quattordici anni in collaborazione con il Comune di Firenze ed esteso nel corso di questi ultimi anni anche ad altre realtà cittadine come il Comune di Lucca e quello di Sarzana e che potrà essere esportato in via sperimentale anche tra gli studenti delle scuole di Pisa.

Nell’ambito di tale iniziativa si prevede di dare spazio, oltre alle tematiche “classiche” che riguardano a tutto tondo il fiume – spaziando dalla biodiversità alla qualità delle acque, dai problemi causati dal cambiamento climatico alla siccità e alla sicurezza idraulica fino alla gestione del rischio da alluvione e da frana – anche alla tematica del recupero delle plastiche nei fiumi in attuazione della legge Salva Mare;

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Si ritiene che le finalità della legge Salva Mare e gli obiettivi del programma sperimentale triennale in coerenza con gli atti di pianificazione dell’Autorità possano essere perseguiti attraverso l’avvio di una serie di “alleanze per il fiume”: una di queste è quella con il Comune di Pisa che

  • per il tramite dell’assessorato all’ambiente, in collaborazione e sinergia con tutti gli altri assessorati, svolge costantemente attività legate alla tutela della biodiversità e dell’ambiente a partire dalle attività di comunicazione e informazione di tutti i soggetti coinvolti, in particolare con riguardo alle utenze domestiche e non domestiche al fine di promuovere e valorizzare le condotte virtuose tese a tutelare l’ambiente e a contrastare e contenere il fenomeno degli abbandoni di rifiuti comprese le plastiche;
  • ha rinnovato dal 2016 la sottoscrizione della carta di impegni Pelagos per la salvaguardia dei mammiferi e dei cetacei marini, dal 2004 ha ottenuto continuativamente la certificazione dell’ecolabel Bandiera Blu e svolge ogni anno con modalità diverse attività di sensibilizzazione e di didattica ambientale su temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e del mare;
  • applica ad ogni evento sportivo che viene organizzato nel territorio un protocollo rinforzato di raccolta rifiuti e pulizia dei campi gara, in particolare per quanto attiene alle competizioni e manifestazioni attinenti a sport sull’acqua, come sport remieri, che quotidianamente impegnano il fiume Arno e il Canale dei Navicelli. La Port Authority del Comune di Pisa, anche in collaborazione con le associazioni remiere, attua una politica di costante pulizia dei bacini d’acqua, avendo la possibilità di sfruttare ogni giorno le imbarcazioni a disposizione per seguire e monitorare gli allenamenti degli atleti, che richiedono oltretutto la rimozione di ostacoli e detriti presenti sul fiume e anche sul predetto canale;
  • ha recentemente organizzato un evento di “plogging”, in occasione della Giornata della Solidarietà, svoltasi il 29 aprile 2024, molto partecipato in città, con il coinvolgimento degli istituti scolastici, in cui i partecipanti, con una corsa non sostenuta e muniti di appositi guanti, sacchi per la raccolta differenziata e opportune pinze, hanno effettuato un percorso cittadino in cui, contestualmente all’attività sportiva, hanno eseguito una raccolta rifiuti anche sulla banchina dell’Arno, sotto le c.d. spallette, sensibilizzando le nuove generazioni a non gettare i rifiuti dalle sponde in cui sono soliti passare il tempo libero la sera, mettendo in evidenza quanto il fiume sia rapido veicolo di trasporto direttamente in mare aperto di materiali non biodegradabili, con tutte le conseguenze ormai note in tema di destabilizzazione dell’equilibrio del nostro ecosistema marino e biodiversità. Al termine dell’attività, i partecipanti hanno pesato i rifiuti raccolti e provveduto ad eseguire l’equivalenza in termini di CO2 risparmiata, allo scopo di prendere piena coscienza dell’utilità dell’attività espletata in cui sport e tutela dell’ambiente hanno trovato piena attuazione;

Tale Protocollo è finalizzato all’attivazione in via sperimentale di un’alleanza per il fiume tra ADAS e Comune nel perseguimento degli obiettivi della Legge Salva Mare, attraverso:

  • la promozione di iniziative, anche a carattere sportivo, finalizzate alle attività di raccolta delle plastiche presenti in Arno nel tratto cittadino pisano secondo un calendario che verrà condiviso con l’Autorità;
  • la collaborazione con l’Autorità sul piano educativo e sociale per la diffusione di buone pratiche di rispetto e tutela del fiume, nell’ottica di avvicinare i giovani al fiume, sempre in coerenza con le finalità della legge Salva Mare.
  1. Autorità e Comune di Pisa si impegnano a collaborare per il perseguimento degli obiettivi e delle finalità di cui al presente articolo, attraverso la realizzazione delle seguenti attività:
  • Organizzazione di giornate finalizzate alla raccolta delle plastiche, secondo un calendario condiviso con l’Autorità, per il recupero dei rifiuti nelle acque e lungo le sponde del fiume Arno nel territorio pisano, anche attraverso il coinvolgimento di associazioni ed enti operanti nel territorio comunale;
  • Organizzazione di giornate finalizzate alla formazione e sensibilizzazione anche nell’ambito di progetti di educazione ambientale e attraverso il coinvolgimento di associazioni ed enti operanti nel territorio comunale;
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Durata

Il presente Protocollo d’Intesa ha efficacia dalla sua sottoscrizione fino al 31 dicembre 2026.

A questa nuova alleanza, la prima con un’amministrazione comunale che possiamo definire “rivierasca”, faranno seguito altre “alleanze” che porteranno sempre più l’Autorità di bacino a contatto con le realtà che vivono sul fiume e che promuovono best practices sul fiume, per il fiume e per il mare. La legge SalvaMare in questo senso è l’occasione di riavvicinare enti, istituzioni e associazioni al fiume e rendersi tutti attori della “salvezza” dei nostri fiumi e del nostro mare, attuando direttamente misure concrete che trattengono e recuperano rifiuti plastici prima che arrivino nei mari.

Analoghi protocolli verranno proposti ad altre amministrazioni comunali, ma anche ad altre realtà sportive e non, presenti sul fiume, per arrivare alle stesse associazioni di pescatori, a Legambiente per il suo indiscusso Know how nell’organizzazione delle giornate “Puliamo il mondo” e nelle attività di sensibilizzazione portate avanti da tempo su tali tematiche, ma anche gruppi di volontari e di giovani più o meno organizzati, afferenti alle realtà parrocchiali, al mondo scout e infine ai consorzi di bonifica.

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