Oggi, 9 maggio 2024, alla presenza del Presidente della Repubblica, nell’aula del Senato, verrà celebrata la Giornata Nazionale dedicata alle vittime del terrorismo. La data del 9 maggio è stata scelta perché in quel giorno del 1978, in via Caetani, fu trovato il cadavere di Aldo Moro, trucidato dalle Brigate rosse.
Paolo Padoin, ex prefetto, fra l’altro anche di Firenze e Torino, proprio in questa importante ricorrenza è protagonista al Salone del Libro di Torino con l’ultimo libro, dal titolo "Terrorismo Rosso e Nero", edito da Pintore, con prefazione di Gian Carlo Caselli.
Il libro è dedicato proprio ai parenti delle vittime del terrorismo, in particolare a Mariella Magi Dionisi, che per tutta la vita si è impegnata a fianco dei parenti di magistrati e poliziotti vittime dei terroristi, nel ricordo del marito, l’agente di Polizia Fausto Dionisi, assassinato davanti al carcere delle Murate da un commando di Prima Linea.
Padoin scrive che "solo in Italia non si riesce a superare gli strascichi della stagione delle stragi e degli anni di piombo, anzi le gesta dei terroristi sono spesso ricordate, in spregio al dolore dei parenti delle loro vittime".
"Ancora molti reduci degli anni di piombo e degli anni delle stragi – sottolinea Padoin – sono rifugiati all’estero, in particolare in Sud America e in Francia, dove la "dottrina Mitterrand" ha fatto sì che ex terroristi macchiatisi di delitti di sangue siano ospitati nell’Esagono, vezzeggiati dagli intellettuali della "gauche caviar" e da una parte della politica. La magistratura francese recentemente ha decretato il diniego all’estradizione di 10 reduci del terrorismo di sinistra, riparati da tempo Oltralpe senza scontare la giusta pena comminata dai nostri Tribunali. Mentre i parenti delle vittime, soprattutto di quelle meno note, patiscono ancora le conseguenze dei delitti messi in atto da coloro che soggiornano ancora in Stati ospitali".
