Coppa Italia alla Juve: decide Vlahovic (1-0). Allegri espulso: torna in campo e festeggia il suo quinto trionfo. Pagelle

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E’ stato cacciato negli ultimi istanti del lunghissimo recupero per proteste, Massimiliano Allegri. Poi è tornato in campo per festeggiare e abbracciare Dusan Vlahovic, che, con la sua prodezza, ha regalato la quindicesima Coppa Italia alla Juve. E all’allenatore il quinto successo nel trofeo nazionale.

ALLEGRI – Massimiliano Allegri è il più vincente di tutti in Coppa, mentre per Gian Piero Gasperini è la terza finale persa di Coppa Italia, aspettando l’ultimo atto di Europa League in programma il 22 maggio a Dublino contro il Bayer Leverkusen. Quello di oggi però è un segnale d’allarme per il tecnico bergamasco che domenica scorsa aveva visto la sua Atalanta lasciare pochissimi varchi alla Roma.

VLAHOVIC – La Juventus, nonostante sia stata orfana del suo regista titolare, lo squalificato Manuel Locatelli, fa meno fatica dei giallorossi nel costruire gioco contro la Dea. Nicolussi Caviglia (alla nona apparizione stagionale) non sfigura, mentre Cambiaso si conferma un regista aggiunto in posizione laterale. È lui dopo quattro minuti ad ispirare la rete dell’1-0 bianconero con una verticalizzazione. Al resto pensa Vlahovic che vince il duello con Hien e batte Carnesecchi.

Senza Scamacca (anche lui squalificato), Gasperini affida le chiavi dell’attacco a De Ketelaere, ma il belga è in ombra per tutto il primo tempo e all’intervallo viene sostituito da Touré. A provarci in avvio di ripresa per la Dea sono Lookman (destro deviato di poco fuori) e Koopmeiners (colpo di testa a lato), mentre la Juve protesta per un contatto in area tra Hien e Vlahovic.

VAR – L’Atalanta – costretta a sostituire l’infortunato De Roon con Toloi – subisce il 2-0 al 72′, ma il Var cancella la doppietta a Vlahovic per fuorigioco. All’80’ la Dea sfiora il pari: Lookman rientra sul destro e calcia dal limite, ma la palla scheggia il palo esterno. A pareggiare il conto dei legni è Miretti che all’83’ penetra in area e colpisce la traversa.

PERIN – Un tiro di Ederson parato da Perin è invece l’ultima emozione di una finale che la Juventus riesce a gestire fino al triplice fischio. Allegri (furibondo con il quarto uomo e allontanato dall’arbitro Maresca nel recupero) vince l’ennesimo trofeo della sua carriera, forse l’ultimo in bianconero, mentre Gasperini ora dovrà pensare a Dublino con un altro spirito.

Sandro Bennucci

Tabellino e pagelle

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi 6; De Roon 6 (20’st Toloi 6), Hien 5 (14’st Scalvini 6), Djimsiti 6; Zappacosta 6 (14’st Hateboer 6), Pasalic 5.5 (14’st Miranchuk 6), Ederson 6, Ruggeri 6; Koopmeiners 5.5, Lookman 6.5; De Ketelaere 5 (1’st Touré 6). Allenatore: Gasperini 6

JUVENTUS (3-5-2): Perin 6; Gatti 6.5, Bremer 7, Danilo 7; Cambiaso 7 (36’st Weah sv), McKennie 6, Nicolussi Caviglia 6.5 (17’st Miretti 6), Rabiot 6.5, Iling Junior 6.5; Vlahovic 7 (36’st Milik sv), Chiesa 6 (24’st Yildiz 6). Allenatore: Allegri 7

ARBITRO: Maresca di Napoli 6

MARCATORE: 4’pt Vlahovic.

Espulso: al 49’st Allegri per proteste

Ammoniti: Hien, Vlahovic, Djimsiti, Bremer, Toloi

Angoli: 2-1

Recupero: 2′ pt, 6′ st

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