Bce taglia tassi di 25 punti base. Lagarde: “Inflazione sopra al 2% a lungo”. Mutui: risparmio da 13 a 30 euro al mese

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A poche ore dalle elezioni europee, la Bce confeziona il regalo: taglio dei tassi dello 0,25%. Significa che i tassi d’interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno ridotti rispettivamente al 4,25%, al 4,50% e al 3,75%, con effetto dal 12 giugno 2024. Nel concreto: un risparmio sui mutui da 13 a 30 euro al mese. La previsione di Christine Lagarde: l’inflazione fluttuerà e tornerà al target nel secondo semestre del 2025. Rischi al rialzo da salari e utili, al ribasso da debolezza domanda.

In conferenza stampa, una Christine Lagarde finalmente meno cupa del solito, fa sapere: "Il Consiglio direttivo ha deciso oggi di abbassare i tre tassi di interesse chiave della BCE di 25 punti base. Siamo determinati a garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo di medio termine del 2% in modo tempestivo. Manterremo i tassi ufficiali sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a raggiungere questo obiettivo".

"Continueremo a seguire un approccio dipendente dai dati e incontro per incontro per determinare il livello e la durata appropriati della restrizione. In particolare – ha spiegato -, le nostre decisioni sui tassi d’interesse si baseranno sulla nostra valutazione delle prospettive di inflazione alla luce dei dati economici e finanziari in arrivo, delle dinamiche dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria".

"Non ci impegniamo preventivamente su un particolare percorso tariffario. In ogni caso, siamo pronti ad adeguare tutti i nostri strumenti nell’ambito del nostro mandato per garantire che l’inflazione ritorni al nostro obiettivo a medio termine e per preservare il buon funzionamento della trasmissione della politica monetaria".

GIORGETTI – Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, attraverso una nota, ha dichiarato: "Finalmente la Bce ha tagliato i tassi. Una decisione attesa, opportuna, coerente con la situazione attuale e, guardando gli ottimi dati di riduzione dell’inflazione in Italia, ben al di sotto della media dell’area euro, anche doverosa. Era ora. Auspichiamo che questo sia solo il primo passo in questa direzione".

CODACONS – Il taglio dei tassi dello 0,25% da parte della Bce deciso oggi determinerà un risparmio, sulle tipologie di mutuo più diffuse in Italia, compreso tra i 13 e i 30 euro al mese. I calcoli arrivano dal Codacons, che stima l’impatto sulle spese di una famiglia che ha accesso un finanziamento a tasso variabile per l’acquisto della prima casa.

Per un mutuo a 20 anni di importo compreso tra i 100.000 e i 200.000 euro – spiega il Codacons in una nota – il risparmio sulla rata mensile varia tra i 13 e i 27 euro, pari ad una minore spesa annua tra 156 e 324 euro. Se il finanziamento ha una durata di 30 anni, il taglio dei tassi dello 0,25% produrrà un risparmio medio tra i 15 e i 30 euro sulla rata mensile, tra 180 e 360 euro annui. Per un mutuo da 125mila euro a 25 anni, invece, un analogo taglio si traduce in un risparmio di circa 17 euro al mese, con un impatto da 204 euro su base annua.

"Il taglio dei tassi è senza dubbio un segnale positivo, ma la strada per colmare i rialzi imposti dalla Bce negli ultimi due anni è ancora molto lunga – avvisa il presidente Carlo Rienzi – Basti pensare che per alcune tipologie di mutuo a tasso variabile la maggiore spesa raggiunge oggi i 5.000 euro l’anno rispetto ai tassi medi di fine 2021".

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Sandro Bennucci

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