Acqua: estate 2024 senza siccità in Toscana. Buona notizia per attività produttive e turismo. Ma occhio agli s prechi

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Non ci saranno rischi di siccità, in Toscana e Liguria, nell’estate 2024. La notizia è buona non solo per gli usi domestici, ma anche per le attività produttive e per il turismo. E’ tornata la mezza stagione, ossia la primavera: durante la quale è piovuto come non era mai accaduto negli ultimi 20 anni.

Tutto ciò è emerso dalla riunione dell’Osservatorio sugli utilizzi idrici, convocata da Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino e Giancarlo Fianchisti, presidente della Canottieri Comunali di Firenze (Foto Autorità di bacino)

"La situazione acqua – ha detto Gaia Checcucci – offre un colpo d’occhio confortante, soprattutto per merito delle riserve accumulate nelle acque sotterranee, ossia nelle falde da cui dipendono i due terzi dei prelievi, indicando uno scenario attuale di severità idrica ‘normale’. C’è invece una maggiore incertezza per le acque superficiali che dipende dalla morfologia dei medesimi: tutti i corsi d’acqua delle regioni di pertinenza hanno carattere torrentizio, legato alle piogge estive e alle riserve degli invasi".

E ancora: "Il monitoraggio delle acque sotterranee mostra una sorta di tesoretto, prodotto dalle piogge, superiori alla media, del periodo autunnale/primaverile, e quindi una situazione di inizio estate relativamente tranquilla".

"Ciò – prosegue l’Autorità di bacino – non deve dare la falsa impressione che si possa contare su una risorsa infinita. Al contrario, gli sprechi e gli usi impropri non saranno assolutamente consentiti e laddove necessario si interverrà con indagini mirate e correlate misure di limitazione degli utilizzi come previsto dal regolamento dell’Osservatorio".

Ad oggi, dunque, il monitoraggio delle acque sotterranee mostra una sorta di tesoretto,
prodotto dalle piogge, superiori alla media, del periodo autunnale/primaverile, e quindi una
situazione di inizio estate relativamente tranquilla. Ciò non deve dare la falsa impressione
che si possa contare su una risorsa infinita. Al contrario, gli sprechi e gli usi impropri non
saranno assolutamente consentiti e laddove necessario si interverrà con indagini mirate e
correlate misure di limitazione degli utilizzi come previsto dal regolamento dell’Osservatorio.
Buona anche la situazione degli invasi, con una percentuale di riempimento totale superiore
al 96% come la fotografia, distinta per regione, dimostra.
TOSCANA
Bilancino (Fi) registra un volume di 67,65 milioni di metri cubi su un massimo di 69 milioni.
Montedoglio (Ar) registra un volume di 121 milioni di metri.
Levane e La Penna (Ar), insieme, registrano 8,21 milioni di metri cubi su un massimo di 9,3
milioni di metri cubi.
Reticolo del Serchio, gli invasi significativi registrano, complessivamente un volume di 27,
5 milioni di metri cubi su un massimo di 30.

Calcione (Si) registra 3,9 milioni di metri cubi su un massimo di 4.

Arno – La portata in Arno a Nave di Rosano è oggi di 13 mc/s; la soglia al di sotto della quale
possono insorgere problemi ambientali e di approvvigionamento idrico a Firenze è di circa
5/5,5 mc/s. Si ricorda che in ogni caso, quando si arriva in prossimità della soglia critica, si
attiva il “sostegno” ai deflussi attraverso un programma di svaso dalla diga di Bilancino, che
viene concordato in Osservatorio e che in genere inizia a luglio e spesso si protrae fino ad
autunno inoltrato.
Serchio La portata del Serchio a Ripafratta, che nel corso dell’estate del 2022 arrivò a valori inferiori
a 4 mc/s, o ad oggi dell’ordine di 18 mc/s.
Sono nella media anche tutti i corsi d’acqua nel sud della Toscana.
Analoga situazione per la Liguria dove le portate medie mensili sono nella media ovunque:
nel centro, nel levante e nel ponente della regione.
LIGURIA
Brugneto (Ge) registra un volume di circa 25 milioni di metri cubi, corrispondente al
massimo invasabile.
Il regime delle acque superficiali nel nostro territorio è torrentizio, fortemente dipendente
dalle precipitazioni e con tipiche criticità estive, come rappresentato dal bilancio idrico
appena aggiornato, delle acque superficiali.
Ad oggi, grazie alle piogge di maggio, superiori di circa il 33% alle medie storiche (in Toscana
circa 100 mm), tutte le stazioni monitorate indicano situazioni in media con le portate del
periodo o superiori.

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Si ricorda, tuttavia, che, anche per la Liguria, basta un periodo, anche breve, senza piogge,
per far sì che che i deflussi calino molto rapidamente: va quindi tenuta alta l’attenzione
perché non si superino le soglie di criticità individuate, prevedendo per tempo tale possibilità
di superamento in modo da attuare le necessarie azioni di mitigazione (es riduzione
progressiva dei prelievi, sospensione dei prelievi non essenziali, utilizzo di altre fonti).

Ernesto Giusti

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