Terremoto Centro Italia: a un mese dal sisma danni valutati a circa 4 miliardi

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amatriceRifaremo tutto come prima, promette Matteo Renzi in conferenza stampa a Palazzo Chigi, insieme al capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al commissario alla ricostruzione Vasco Errani che garantisce: “Sosterremo subito le imprese”. A un mese dal terremoto in Centro Italia che ha ucciso 297 persone nella notte fra il 23 e il 24 agosto, il governo fa il punto sulla situazione nelle tendopoli e sulla ricostruzione.

Il Capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio fa una stima dei costi del terremoto che ha devastato l’Italia centrale: «Il danno non sarà meno di 3-4 miliardi, una cifra orientativa che temo non sarà inferiore». Cifra ribadita anche dal premier Matteo Renzi: «Curcio è stato molto prudente perché come minimo stiamo sui 4 miliardi ma è un’analisi che va verificata punto punto, il terremoto ha colpito non solo luoghi dove ci sono state vittime ma ha creato lesioni importanti in altre zone». Ribadendo che «il nostro Paese ricostruirà i territori colpiti del terremoto come erano prima e più belli di prima». E infine il commissario straordinario Vasco Errani annuncia che il decreto legge per la ricostruzione post-terremoto sarà varato «non oltre il 2-3 ottobre».

In questi giorni si elabora il piano di spostamento delle persone ancora alloggiate nelle tende: sono iniziate infatti le operazioni di smontaggio delle tende e, a breve, tutti dovranno decidere dove spostarsi. La situazione è simile in tutte e quattro le regioni colpite dal sisma: in queste ore presso la Direzione comando e controllo (Dicomac) di Rieti, che coordina l’intera opera di soccorso, arrivano dai comuni tutti i dati relativi alle nuove sistemazioni e si cerca di affrettare i tempi perché il freddo è alle porte e in tenda la vita diventa ogni giorno più dura.

Oltre 2500 persone sono ancora ospitate nei campi: in particolare, nel Lazio sono in tenda 785 persone, nelle Marche il numero sale a 892, e in Umbria e Abruzzo le persone da sistemare sono rispettivamente 555 e 274. Oltre trecento persone si sono già spostate negli alberghi messi a disposizione a San Benedetto del Tronto in attesa della realizzazione delle soluzioni abitative d’emergenza. Sono poi 90 le persone che hanno deciso di trasferirsi presso le abitazioni messe a disposizione nel comune dell’Aquila. 110 le persone ospitate in residenze sanitarie assistenziali delle quattro regioni colpite dal sisma del 24 agosto.

Entro questa settimana chi, tra gli ospiti, ha una casa che è stata giudicata agibile potrà tornarci. Gli altri potranno usare case che hanno resistito al sisma e sono state offerte da proprietari residenti altrove. E per chi non se la sente di tornare nelle vecchie case che hanno resistito al terremoto, si opterà per alberghi o “cas”, contributo per autonoma sistemazione. Intanto proseguono in tutti i Comuni colpiti dal sisma i sopralluoghi per scegliere le aree in cui verranno montati i map (moduli abitativi provvisori), che ad Amatrice e in altri paesi dovrebbero prendere il posto delle tendopoli maggiori.

 

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