Nicolas Del Rio è stato strangolato con le mani o con una corda o soffocato con un sacchetto infilato in testa e poi gettato in un pozzo. Sarebbe stato ucciso così il 40enne argentino di cui non si avevano più notizie dal 22 maggio scorso, quando era scomparso dalla zona dell’Amiata, in provincia di Grosseto, insieme a un carico di borse a marchio Gucci per un valore commerciale di circa 500.000 euro.
Le prime indicazioni sulle modalità del delitto arrivano dall’autopsia eseguita oggi, 28 giugno 2024, all’obitorio dell’ospedale di Grosseto dal professore Mario Gabbrielli, ordinario d medicina legale all’Università di Siena. Al momento non c’è ancora una data su quando Del Rio è stato ucciso e solo esami scientifici più precisi lo potranno accertare. La svolta nel giallo del corriere è arrivata nel tardo pomeriggio di martedì 25 giugno, quando i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Grosseto, su ordine della procura che indaga per omicidio, hanno eseguito un nuovo sopralluogo nella località di campagna Case Sallustri nel comune di Arcidosso.
Il corpo è stato trovato dentro un pozzo artesiano ed era legato mani e piedi e con in testa un sacchetto, avvolto in una coperta, con addosso i vestiti con i quali era uscito di casa nel giorno in cui è sparito. I militari erano già stati nei giorni scorsi nella villetta dove avevano rinvenuto alcune borse di lusso che facevano parte dello stesso lotto asportato dal furgone condotto da Del Rio, ritrovato il giorno dopo la sua scomparsa distrutto dalle fiamme.
Per l’omicidio di Del Rio e la rapina sono finiti in carcere Klodjan Gjoni, 33 anni albanese, Ozkurt Bozkurt, 44enne di origine turca e Kia Emre, 28enne turco. Sono indagati anche due loro parenti, uno è il padre di Gjoni. L’esame autoptico svolto dal professore Mario Gabrielli era stato disposto dalla procura anche per chiarire quando fosse avvenuto il decesso del corriere. E quindi cosa fosse successo subito dopo la rapina.
Gilda Giusti
