Firenze, il Chianti ha 300 anni, Renzi ai produttori: l’export del vino italiano deve arrivare a 7,5 miliardi nel 2020

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renziLanciatissimo, Matteo Renzi, durante tutta la giornata (in mattinata a Prato, poi all’inaugurazione della Scuola Marescialli dei carabinieri a Castello) ha chiuso in bellezza festeggiando i 300 anni del vino Chianti al Teatro dell’Opera. Con queste parole: «L’Italia è un Paese dove bisogna buttare via un po’ di cose nella burocrazia e nella politica. Bisogna usare l’accetta, piano piano, per eliminare le cose che non servono, bisogna semplificare il sistema. La legge sul vino, approvata all’unanimità alla Camera, ora con questo bicameralismo perfetto deve andare al Senato, sperando che non venga modificata: in quel caso torneremo alla Camera».

Quindi la sollecitazione ai produttori. Il vino italiano, le cui esportazioni ammontano oggi a 5,5 miliardi, «è ancora troppo poco e abbiamo ampi spazi di miglioramento, deve arrivare entro il 2020 a 7,5 miliardi di export. La qualità del nostro vino è almeno pari, ma io dico migliore – ha proseguito Renzi – dei nostri cugini francesi. Rispetto a loro noi non abbiamo saputo far squadra negli ultimi venti/trent’anni. Non abbiamo fatto ciò che loro hanno fatto con grande visione e strategia: ora dobbiamo fare di più e meglio». A questo proposito il premier ha ricordato come in Cina è bastato mettere qualche bottiglia su internet che 100 milioni di cinesi sono corsi ad acquistare vino. Per 51 milioni di loro è stata la prima volta.

 

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