Spagna-Inghilterra, stasera (ore 21) finale da re. Yamal contro Bellingham. In tribuna Felipe e William. Formazioni

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Sarà una finale da re, quella fra Spagna e Inghilterra, a Berlino. Teste coronate in tribuna: re Felipe di Spagna e il principe William, erede di Carlo III. Ma soprattutto sovrani in campo, quelli che hanno fatto o potranno fare la differenza: l’appena diciassettenne Lamine Yamal in maglia rossa e Jude Bellingham fra i bianchi.

Filosofie diverse, percorsi diversi, palmares diversi. Di certo non una finale inattesa, dato che a Berlino si affronteranno due tra le nazionali che erano accreditate già alla vigilia ad arrivare in fondo. L’atto finale di Euro 2024 tra Spagna e Inghilterra promette spettacolo e non presenta una vera e propria favorita.

L’allora ventenne Messi con il piccolo Yamal a 7 mesi (Foto dai social)

Per quanto fatto vedere, la Roja si presenta nel miglior dei modi all’appuntamento dell’Olympiastadion, forte di cinque successi su sei gare ottenuti ai tempi regolamentari. Dall’Italia alla Francia, passando per Croazia e Germania, unica squadra capace di trascinare le Furie Rosse ai supplementari, la Spagna ha incantato e colpito, alternando palleggio a formidabili ripartenze, in un mix tra elementi di esperienza e giovani determinati a ‘spaccare’ il mondo che si completa a vicenda.

Jude Bellingham (foto Instagram)

E’ il caso del baby Lamine Yamal, uomo copertina del torneo, a maggior ragione dopo la gemma contro la Francia in semifinale. E che spera di festeggiare portando a casa il trofeo. In panchina un selezionatore vero: Luis De La Fuente. Che arriva dalle nazioinali giovanili di Spagna e mi ricorda i grandi percorsi di tre commissari tecnici nostrani: Ferruccio Valcareggi, Enzo Bearzot, Azeglio Vicini. Scelti da Franchi, arrivarono in punta di piedi alla guida della nazionale maggiore e portarono trofei: zio ‘Uccio campione d’Europa nel ’68 e vicecampione del mondo neol ’70 in Messico; Bearzot campione del mondo nel 1982; Vicini terzo, con rammarico,al mondiale italiano del ’90. Spalletti è bravo come allenatore, ma come ct ha ancora molto da imparare. Gli auguro di saperlo fare in fretta.

Torniamo a bomba: di fronte ai ragazzi di De La Fuente, che sognano di regalare il quarto Europeo alla Spagna dopo quelli del 1964, 2008 e 2012, un’Inghilterra che un conto in sospeso con la storia. Dopo la delusione del torneo perso in casa tre anni fa ai rigori contro l’Italia Harry Kane e compagni ci riprovano, per regalare una vittoria che a livello di Nazionale manca dal Mondiale vinto nel 1966. Per aggiudicarsi il primo titolo continentale i Tre Leoni, che fanno della fisicità e della compattezza il loro punto di forza al netto di un gioco poco spettacolare, dovranno però offrire la miglior versione di loro stessi.

Anche perché finora non si può dire che abbiano impressionato: dopo un girone stentato agli ottavi l’Inghilterra ha avuto ragione solo ai supplementari della Slovacchia, piegata con le reti di Kane e Bellingham quando era a un passo dall’eliminazione.

Ai quarti è arrivato un altro successo sofferto, ai rigori con la Svizzera con il portiere Jordan Pickford protagonista, fino alla semifinale con l’Olanda risolta sul gong da Watkins. Adesso, guidata da Jude Bellingham e dal suo capitano, la squadra di Southgate è chiamata a superare l’ultimo ostacolo. Quello più difficile.

Sandro Bennucci

Le probabili formazioni

SPAGNA (4-3-3): Unai Simón; Carvajal, Nacho, Laporte, Cucurella; Olmo, Rodri, Fabián Ruiz; Yamal, Morata, Nico Williams. All.: De la Fuente

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INGHILTERRA (3-4-2-1): Pickford; Walker, Stones, Guehi; Saka, Mainoo, Rice, Trippier; Foden, Bellingham; Kane. All.: Southgate

ARBITRO: Letexier (Francia)

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