Tre tartarughine caretta caretta sono tornate in mare stamattina, 25 luglio 2024, dopo essere state raccolte lo scorso novembre, nella primissima fase della loro vita, a seguito di mareggiate lungo le coste della Versilia e del ponente ligure. In questi mesi sono state curate dallo staff medico-veterinario e acquariologico dell’Acquario di Livorno – Centro recupero e riabilitazione per tartarughe marine.
Il rilascio è avvenuto al largo di Marina di Carrara (Massa Carrara) con il supporto della Guardia costiera. All’evento, spiega una nota, ha partecipato la conduttrice Donatella Bianchi con la troupe di Linea Blu che dedicherà un servizio al rilascio delle tre tartarughine. La storia di questi tre esemplari è piuttosto particolare: tutti e tre sono infatti arrivati all’Acquario di Livorno pressoché neonati e quindi in una fase di vita molto delicata che hanno superato grazie alle cure ricevute. Le operazioni di recupero, in tutti e tre i casi, sono stati coordinati da Arpat.
Il primo esemplare, cui è stato dato il nome Marina, è stato portato all’Acquario di Livorno il 27 ottobre 2023, dal "Bagno Felice" di Marina di Pietrasanta (Lucca). Presentava alcune anomalie motorie oltre ad essere fortemente debilitato. All’arrivo pesava solo 14,4 grammi con un carapace di 3,3 per 2,5 centimetri, motivo per cui è stato posto subito per una notte in incubatrice per aiutare la prima fase di ripresa. Nel corso dei mesi ha mostrato un accrescimento continuo ed attualmente il piccolo pesa 1,056 grammi e misura 19 cm di lunghezza e 18 cm di larghezza.
Solo dopo un paio di giorni, il 29 ottobre, è arrivato un secondo esemplare neonato, chiamato successivamente Lerici, dal luogo in cui è stato ritrovato, giunto in uno stato di quasi immobilità e scarsa reattività. All’arrivo pesava 18,4 grammi con un carapace di 4 per 3,1 centimetri. Attualmente pesa 1,008 grammi ed ha una lunghezza di 18,4 cm ed una larghezza di 17.
L’ultimo "neonato" di tartaruga è arrivato all’Acquario di Livorno il 4 novembre 2023 dal "Bagno Acacia" di Donoratico (Livorno). Denominato Onda dal bimbo che lo aveva ritrovato insieme al padre, il piccolo esemplare aveva un’età di circa due mesi, era in uno stato di forte deperimento ed era ricoperto di piccoli crostacei. All’arrivo pesava 26,6 grammi con un carapace di 5,2 x 5 centimetri. Oggi pesa 1,100 grammi e misura 19cm di lunghezza e 18 cm di larghezza.
Gilda Giusti
