È Silvia Avallone la vincitrice della 95/a edizione del Premio Letterario Viareggio-Rèpaci per la categoria narrativa con "Cuore nero" (Rizzoli), "un romanzo maturo e potente", già venduto in 17 Paesi, che gli editori stranieri hanno salutato definendolo un capolavoro.
Ad annunciare la vittoria di Avallone è stato il presidente della giuria Paolo Mieli che ha consegnato all’autrice il prestigioso riconoscimento. "’Cuore nero’ è dedicato ai tanti incontri senza cui non avrei scritto questo libro. Ho ricevuto tanta umanità, è quello che accade quando usciamo di casa, leggiamo i libri, andiamo nei posti dove c’è più bisogno di noi: bisogna uscire di casa e andare nei luoghi feriti", ha detto la scrittrice dal palco.
"Io sono entrata in un carcere minorile maschile reale a Bologna che mi ha permesso poi di inventare quello femminile di questo romanzo. Ho visto insegnanti, educatrici, persone che davvero prendono per mano i ragazzi. E ai ragazzi dobbiamo dare parole, speranza e sogni. Diamo fiducia a tutti, siamo lunghe storie, non siamo un momento soltanto". "Sono felicissima e onorata che ‘Cuore nero’ abbia vinto un premio così prestigioso e storico come il Viareggio – h proseguito Avallone – È un romanzo a cui tengo in modo speciale, perché mi ha insegnato la forza delle relazioni umane contro ogni male. Sono grata alla giuria e a questa meravigliosa, fervida, città".