Concessioni balneari: sciopero nazionale venerdì 9 agosto. Fiba-Confesercenti: “Doveroso segnale”

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Nel Consiglio dei Ministri di ieri, 7 agosto 2024, l’ultimo prima della pausa estiva, non è approdato alcun provvedimento sul caos generato dalla direttiva Bolkestein e che ha portato gli enti locali a muoversi in ordine sparso con i rinnovi, nel tentativo di dare un futuro agli stabilimenti sulle spiagge italiane. Sib-Fipe e Fiba-Confesercenti invitano gli stabilimenti balneari a partecipare alla prima azione "simbolica" per chiedere al governo di intervenire sui punti ancora da chiarire sull’applicazione della Bolkenstein. Su tutti: prevedere una forma di equo indennizzoper chi vedrà andar via la propria concessione con le gare previste nei prossimi mesi.

Venerdì 9 agosto 2024 gli ombrelloni resteranno chiusi per due ore sulle spiagge italiane, ma se non ci sarà una presa di posizione dell’esecutivo si torna a incrociare le braccia anche il 19 agosto (per quattro ore) e poi il 29 agosto (per sei o otto ore).

L’imminente sciopero, ha scritto in una nota il presidente nazionale di Fiba-Confesercenti, Maurizio Rustignoli, è un "doveroso segnale" che viene dato non come un "attacco" ma piuttosto sotto la forma propositiva di un "appello affinché il governo intervenga per evitare lo stato di confusione che si sta generando nel comparto balneare italiano e, ancora di più, nelle famiglie e nelle imprese che hanno investito e creduto in un regime legislativo che riconosceva dei diritti che oggi non ci sono più".

Intanto le Regioni, che dovranno occuparsi dei bandi, si stanno muovendo in ordine sparso, cosa che secondo gli esercenti rischia di creare ancora più confusione. In Toscana è stata approvata pochi giorni fa una proposta di legge che prevede un criterio di premialità e introduce la previsione del riconoscimento di un equo indennizzo, da corrispondere al concessionario uscente da parte del concessionario subentrante, "contemperando il principio di tutela della concorrenza con quello della salvaguardia degli investimenti effettuati dalle imprese già concessionarie". Al testo finale della legge sta lavorando adesso la Giunta regionale.

Ernesto Giusti

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