La fiorentina Ginevra Taddeucci ha conquistato la medaglia di bronzo nuotando nella Senna la 10 km femminile di nuoto di fondo ai Giochi di Parigi 2024 con il tempo di 2:03.42.8. Una gara complessivamente difficile sia per quanto concerne l’approccio, con tutte le problematiche e rinvii legati alla qualita’ delle acque della Senna, che al puro aspetto agonistico. Oro alla all’olandese Sharon van Rouwendaal in 2:03.34.2 e argento all’australiana Moesha Johnson in 2:03.39.7. Sesto posto per l’altra azzurra Giulia Gabbrielleschi.
L’azzurra, 27 anni di Firenze, si è mantenuta fin dalla partenza nelle prime posizioni, in un campo gara strettissimo e in cui superare era praticamente impossibile. Ventiquattro le atlete al via per i 6 giri del quadrilatero formato da quattro boe da 1670 metri nella Senna tra pont Alexandre III e pont de l’Alma. Temperatura dell’acqua intorno ai 20° e quindi scongiurato l’utilizzo della muta.
Gara dura e complessa fin dall’inizio, poi ai 6.6 km, con due giri da completare, si staccano in tre. In testa passa la Johnson in 1’22"02"1, poi a Van Rouwendaal a +3.0 e TADDEUCCI a +8.3. Poi a venti secondi il resto del gruppo con Gubecka, Cunha e Gabbrielleschi, anche lei Fiamme Oro, sulla stessa linea. Agli 8.3 km Johnson, Van Rouwendaal e Taddeucci aumentano il vantaggio ad oltre trenta secondi su Cunha, Gabbrielleschi e Gubecka. Parte una lunga volata con le tre davanti che hanno ormai un vantaggio incolmabile con lo strappo finale della Van Rouwendaal che cambia la linea e sorpassa Johnson. Con Taddeucci che rimane in scia e chiude terza. Van Rouwendaal torna sul tetto dei Giochi sei anni dopo il trionfo a Rio 2016; la Johnson è argento e la Taddeucci conquista uno strameritato bronzo.
LACRIME DI GIOIA – "Con la corrente a favore andavo bene, più faticoso era resistere a quella contraria perchè non ho tanta potenza – ha detto Ginevra Taddeucci al termine della gara -. Quando ho visto che l’olandese e l’australiana sono andate via ho pensato di stare dietro a loro. Ero cotta e mi sono detta che era meglio stare lì". "Non mi aspettavo di essere qui, specie dopo aver mancato il pass in Qatar, ma non ho mai mollato e ci ho creduto fino alla fine – ha concluso l’azzurra -. Devo ringraziare i miei genitori e il mio fidanzato Matteo che mi è stato vicino come nessun altro".
Paulo Soares