Olimpiadi: Imane Khelif vince l’oro dei welter. Ministro algerino: “Perseguiremo chiunque la offenda”

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Imane Khelif si è laureata campionessa olimpica della categoria 66 chilogrammi (pesi welter). La pugile algerina iperandrogina nella finale disputata sul ring allestito allo stadio ‘Philippe-Chatrier’ del Roland Garros, ha sconfitto 5 a 0 la cinese Liu Yang. E anche le polemiche che l’hanno coinvolta, con l’accusa di "essere un uomo".

Khelif al primo turno del torneo aveva affrontato l’italiana Angela Carini che, però, aveva abbandonato il match dopo meno di un minuto.

L’Algeria ha promesso di perseguire chiunque offenda la pugile Imane Khelif, in seguito a quelli che considera attacchi continui contro di lei da parte di un organismo non riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale. Lo ha annunciato il ministro algerino della Gioventù e dello Sport, Abderrahmane Hammad, in un post.

Sebbene il dirigente algerino non abbia nominato la fonte dell’attacco contro Khelif, il riferimento era chiaramente alla conferenza stampa annunciata oggi, 10 agosto 2024, a Parigi dall’Associazione internazionale di pugilato amatoriale, per spiegare i motivi dell’esclusione dell’atleta algerina in occasione di un precedente campionato del mondo.

Paulo Soares

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