A una settimana dal debutto in campionato (Parma, 17 agosto), la Fiorentina si fa rimontare due gol dal Friburgo, la Fiorentina, nella strana amichevole di tre tempi da 45′ ciascuno, disputata all’Europa Park Stadion. A segno per la formazione gigliata Moise Kean al 10′ del primo tempo dopo una bellissima azione personale, e Rolando Mandragora al 27′ della ripresa su calcio di rigore conquistato da Dodo. Quindi forcing del Friburgo che segna con Gregoritsch al 31′ del terzo termpo (altro rigore, stavolta per i padroni di casa, Martinelli spiazzato) e pareggia al 39 del terzo tempo con Philipp. Il migliore in campo? Quasi certamente Terracciano che non ha sofferto minimamente l’arrivo di De Gea. I due gol del Friburgo sono stati incassati dal giovanissimo Martinelli.
Buona, complessivamente, la prova dei viola che, in particolar modo nella parte iniziale della partita, hanno collezionato numerose palle-gol, anche se fra i protagonisti si è segnalato Terracciano autore di almeno quattro parate decisive fra cui un paio molto belle su conclusioni di Adamu. Davanti a oltre 34mila spettatori, fra cui un centinaio di tifosi viola, Raffaele Palladino ha mandato in campo dal 1′ una Fiorentina disposta tatticamente col 3-4-2-1 con Terracciano in porta, difesa con Martinez Quarta, Pongracic e Biraghi, esterni Dodo a destra e Parisi a sinistra, la coppia di centrocampisti centrali formata da Amrabat e Mandragora, Kean unica punta, e Colpani-Sottil come trequartisti. Nel corso del secondo e terzo tempo spazio a quasi tutti i giocatori presenti in panchina fra cui Ikonè, Ranieri, Barak, Kouame e Beltran.
Fra i giocatori che non hanno disputato l’amichevole odierna e che sono rimasti a lavorare in Italia c’è anche il portiere David De Gea che oggi, al centro sportivo Viola Park a Bagno a Ripoli, ha svolto il suo primo allenamento in maglia gigliata e che poi ha commentato sui social: "Che bello tornare". Domani squadra a riposo, lunedì ripresa degli allenamenti in vista del debutto in campionato fissato per sabato 17 agosto in casa del Parma.
Palladino (foto Acf Fiorentina)
PALLADINO – A fine amichevole, Palladino ha detto: "Ci sono degli aspetti da migliorare, la squadra è ancora in costruzione, sappiamo che ci mancano un po’ di cose, siamo in attesa della fine del mercato però chi è qui ha fatto vedere tante cose positive. Il calciomercato, purtroppo, fa parte del nostro lavoro, sarebbe meglio se finisse prima dell’inizio del campionato ma non sono io a decidere certe cose, sono dinamiche che bisogna accettare. Noi siamo speranzosi che le cose che mancano arrivino il prima possibile ma la cosa importante è che si continui a lavorare sulle cose che dobbiamo migliorare, rinforzando gli aspetti positivi".
"Sono sicuro che sarà un finale di agosto difficile perché ci sono cinque partite in quindici giorni ma sono sicuro che ci faremo trovare pronti", ha spiegato Palladino che ha respinto le critiche sulle difficoltà difensive della sua squadra, nonostante le due reti prese oggi in amichevole dal Friburgo. "Al di là dei due gol subiti che vengono da calci piazzato con un rigore inesistente e l’arbitro che è stato fin troppo generoso, la partita va considerata in particolare nei primi 90′ che sono stati positivi con cose fatte bene e nella maniera giusta – ha evidenziato Palladino -. Da dietro possiamo costruire meglio, ci sono stati errori di scelta, davanti stiamo facendo bene, possiamo essere più incisivi però l’importante è costruire e creare tante azioni da gol".
Dal 1′ in campo questo pomeriggio contro il Friburgo anche Sofyan Amrabat. "Con lui è nato un grande rapporto in questi giorni perché lo conoscevo come calciatore ma non come uomo – ha spiegato il tecnico viola parlando del centrocampista marocchino -. E’ un grande uomo, mi ha dato disponibilità in questo periodo nonostante tutte le voci di mercato che lo riguardano, però è un grande professionista, l’ho buttato dentro e ha fatto una grande prova. Sulle dinamiche di mercato vediamo quello che succederà però fin quando Amrabat è con noi io sono felice di averlo e sarei felice di allenarlo per tutto l’anno".
Sandro Bennucci