Una piaga nazionale? Fatto sta che diciassette milioni di italiani (uno su tre) sono ipertesi, e uno su due non sa di esserlo. Se ne parlerà in occasione del congresso nazionale della Società italiana dell”ipertensione arteriosa (Siia), in programma dal 6 al 9 ottobre a Firenze. Prevenzione dell”ipertensione, corretti stili di vita e nuove tecnologie – tra cui app per smartphone – come aiuto per la cura saranno alcuni degli argomenti al centro della discussione.
Secondo i dati diffusi dalla Siia, appena un paziente iperteso su quattro è adeguatamente curato. Questo fa dell’ipertensione un vero e proprio killer silenzioso, spiegano gli esperti, che in Italia rappresenta la principale causa di malattie cardiovascolari provocando 240 mila morti ogni anno, pari al 40% di tutte le cause di morte. Il problema è sempre più frequente anche nell’infanzia e nell’adolescenza. Alle elementari, dicono i dati elaborati dagli studiosi, sono ipertesi quattro bimbi su cento.
Tutti sono a rischio, a qualunque età, sottolinea Gianfranco Parati, presidente Siia. La prima cosa è la prevenzione, quindi bisogna misurare regolarmente la propria pressione arteriosa, a cominciare dall”età scolare e correggere il proprio stile di vita. Tra i consigli pratici per prevenire e combattere l’ipertensione, una dieta ricca di frutta e verdura, con poco sale e pochi grassi, e almeno 30 minuti di attività aerobica al giorno.