Italia: Spalletti perde Kean (lombalgia), al suo posto Lucca

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Kean, protagonista, nel bene e nel male (rigore sbagliato) contro il Milan, lascia la Nazionale. Problema? Una lombalgia. Al suo posto, Spalletti ha convocato Lucca.

Ma andiamo per ordine. La Nazionale è tornata a lavorare a Coverciano e nel pomeriggio ha sostenuto la prima seduta di allenamento in vista delle gare di Uefa Nations League con Belgio, il 10 ottobre 2024 a Roma e con Israele, il 14 ottobre a Udine. Constatata l’indisponibilità di Moise Kean l’attaccante della Fiorentina – alle prese con una lombalgia – ha lasciato il raduno e ha fatto rientro presso il club di appartenenza per sottoporsi alle cure del caso. Si sta invece per aggregare al gruppo Lorenzo Lucca, alla seconda convocazione in Nazionale sette mesi dopo la prima chiamata in occasione delle amichevoli negli States con Venezuela ed Ecuador.

“All’inizio c’era da cambiare qualcosa, adesso la parola d’ordine è dare continuità. I nostri campioni hanno capito che far bene in queste giornate azzurre fa bene anche per il loro futuro nella loro squadra”, ha esordito il ct Luciano Spalletti in conferenza stampa al centro tecnico federale di Coverciano.

Parlando degli infortuni che colpiscono i giocatori in questa prima parte di stagione, e che hanno coinvolto anche alcuni azzurri, tra cui Kean, il ct ha aggiunto: “Molti infortuni dipendono dalla testa dei calciatori, dalla pressione, non dalla fatica muscolare”.Primo appuntamento di questo nuovo mini ciclo contro il Belgio all’Olimpico di Roma. “Sarà un bell’esame, sono una squadra molto forte in tutti i reparti”, ha detto Spalletti. Diavoli rossi allenati da un tecnico italiano Domenico Tedesco, di cui Spalletti ha detto: “Tedesco è un grande allenatore, con le sue idee e non si lascia influenzare. La sua squadra gioca un bel calcio. Avremo una bella gatta da pelare”.

Per quanto riguarda gli azzurri, ancora il ct ha dichiarato: “Dobbiamo far vedere di essere squadra, che sa comportarsi come assieme, con giocatori che non fanno lo scaricabarile. Dobbiamo essere un gruppo forte. Per far bene dovremmo avere un giocatore offensivo in più. Ma abbiamo la fortuna di avere molti centrocampisti che si inseriscono e hanno confidenza con il gol”.

Sulla scelta di un gruppo ristretto, il ct ha spiegato: “Ho voluto portare solo 23 calciatori – spiega Spalletti – perché non voglio avere due giocatori in più che fanno sentire a 5-6 di poter restare fuori. Oggi abbiamo 15 giocatori che svilupperanno un po’ di allenamento, gli altri faranno defaticante. E se ci fosse il bisogno domani saremmo ancora nelle condizioni di poter prendere qualcuno”. “Mi fa piacere aver visto anche stamattina i ragazzi entusiasti di stare insieme, felici di essere qui. Si va a giocare con fiducia. Dobbiamo riproporre la consistenza vista a settembre, una squadra che deve confermare di saper lavorare da squadra. Dobbiamo essere un gruppo forte, in questa squadra molti calciatori sanno fare gol, anche i difensori”.

Capitolo singoli, con l’assenza anche di Kean l’attacco azzurro sarà praticamente sulle spalle di Mateo Retegui. “Ci aveva già dimostrato di essere un professionista straordinario e un goleador affidabile. Quando fanno gol i giocatori arrivano con maggiore entusiasmo”, ha detto il ct. Attento come sempre a quel che dice il campionato, Spalletti ha convocato per la prima volta il portiere della Juventus Michele Di Gregorio e il milanista Matteo Gabbia, oltre a due giovani di belle speranze, Daniel Maldini, che 22 anni dopo l’ultima presenza in Nazionale di papà Paolo dà vita ad una nuova saga della storia dei Maldini in azzurro e il centrocampista classe 2004 della Roma Niccolò Pisilli.

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“Daniel Maldini è un calciatore con tante qualità, ha la giocata bella e incantevole, e poi ha la fisicità per reggere il contrasto, ha corsa, sa giocare benissimo con le spalle alla difesa avversaria, e qualche volta si assenta dal gioco, ma io gli ho visto una crescita importante. Vediamo come andrà in questa settimana”, ha detto il ct. “Pisilli è un bel centrocampista, sa fare tutte e due le fasi. Ha frequenza ed energia, sa fare un po’ tutto, e credo che meritasse di venire in gruppo”.

Sandro Bennucci

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