Maltempo in Toscana: 200 interventi dei vigili del fuoco. Giani chiede a Musumeci lo stato di emergenza nazionale

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I Vigili del fuoco hanno effettuato circa 200 interventi da ieri, 17 ottobre 2024, in Toscana a causa dell’ondata di maltempo che ha duramente colpito la regione, in particolare le province di Siena e Livorno.

A Siena sono stati svolti 60 soccorsi connessi al maltempo, la maggior parte dei quali tra Siena e Sovicille. In provincia di Livorno, a Campiglia Marittima sono state soccorse nella notte dalle squadre del Corpo nazionale 30 persone minacciate dall’innalzamento dell’acqua generato dalla rottura dell’argine del fiume Cornia. A Suvereto evacuati gli ospiti di una casa di cura. In tutta la provincia di Livorno da ieri sono stati portati a termine 100 soccorsi dalle squadre del Corpo nazionale per allagamenti, salvataggi di persone bloccate in auto o ai piani bassi di edifici.

In provincia di Firenze gli allagamenti registrati nella zona di Certaldo, Petrazzi e Castelfiorentino sono stati causati dalla tracimazione in più punti del fiume Elsa. Una settantina le persone evacuate secondo quanto appreso nella serata di oggi, 18 ottobre, con interventi effettuati dal nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. Secondo quanto spiegato dalla sindaca di Castelfiorentino Francesca Giannì, sul territorio “in 15 ore sono piovuti circa 70 mm di pioggia per effetto degli oltre 130 mm di pioggia nel Senese”.

La piena del Cecina alla foce di Marina di Cecina (foto FB Eugenio Giani)

Il presidente della Toscana Eugenio Giani, dopo aver firmato lo stato di emergenza regionale per i territori colpiti dal maltempo nelle ultime ore, ha scritto al ministro per la Protezione civile Nello Musumeci affinchè sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale. Nella missiva inviata oggi al Ministero e al dipartimento omonimo, Giani illustra la situazione nelle zone interessate dall’esondazione dei corsi d’acqua nei bacini del Cecina, del Cornia e di quelli afferenti alla parte più alta del bacino dell’Ombrone grossetano e nel bacino dell’Elsa.

“Ad essere coinvolte – ha detto il presidente – determinando la compromissione di gran parte della viabilità e di alcune linee ferroviarie, nonché l’evacuazione di innumerevoli famiglie, sono zone industriali, centri abitati e infrastrutture”. La situazione emergenziale, tutt’ora in divenire, è descritta nella relazione di prima valutazione allegata alla richiesta che comprende gli ultimi aggiornamenti.

“È per questo motivo – continua Giani – che ci riserviamo di trasmettere al più presto una quantificazione delle spese sostenute e delle risorse occorrenti sia in relazione alle misure poste in essere che per quelle da attivare rispetto al contesto emergenziale, che già si presume essere nell’ordine di svariate decine di milioni di euro”. Nel chiedere lo stato di emergenza nazionale Giani chiede infine e in via prioritaria che “gli eventi di questi giorni siano formalmente ricondotti nell’ambito degli eventi su cui è stata già chiesto lo stato di emergenza nazionale lo scorso settembre al fine di assicurare una gestione tecnico-amministrativa unitaria più efficiente ed efficace”.

Ernesto Giusti

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