Fiorentina straripante: Roma travolta (5-1). Con doppietta di Kean. E standing ovation per un devastante Bove. Pagelle

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E’ diventata una squadra capace e rapace, la Fiorentina. Travolge la Roma (5-1 sontuoso, Juric a rischio, torna De Rossi?) e vola in classifica, lassù: subito dietro a Napoli, Inter e Juve, dove non aveva mai osato negli ultimi anni. Kean dimostra di essere il centravanti spietato che mancava: i suoi gol mettono il sigillo su una squadra spavalda e, novità assoluta, fulminea nelle ripartenze. Con un centrocampo sontuoso: dove non solo Bove ha fatto una gran partita, mettendo non solo il piede nelle azioni di tutti e tre i gol del primo tempo, ma ha voluto mettere il sigillo sulla quarta rete: dribbling in area e palla alla spalle di Svilar. Dimostrando alla Roma di non aver fatto un affare a cederlo. Inciso: lui è sempre stato giallorosso. Forse soffre per la sua squadra. Si consola con l’applauso del Franchi. E la standing ovation al 21′ della ripresa, quando lascia il posto a Sottil. In tanta esaltazione (piedi in terra, però) va detto che, in questa squadra, si sono inseriti alla grande Adlì e Cataldi. Insomma, dal secondo tempo contro la Lazio, la Fiorentina ha dimostrato di essere (contro il Milan, a Lecce, ormai ovunque) un’orchestra funzionante e dirompente. Con Dodò-stantuffo, padrone della fascia destra del campo. E chissà cosa potrà succedere quando (si spera presto) tornerà Gudmundsson.

PRADE’ – Il rammarico? Che Palladino abbia avuto la rosa completa a disposizione sono dopo le prime partite. In ogni caso complimenti a Pradè: senza subire condizionamenti (o ripensamenti) nelle scelte di mercato, ha saputo mettere a disposizione dell’allenatore una formazione di prim’ordine. Forse bisognosa di qualche ritocco in difesa, ma ora equilibrata, cinica, convincente. Naturalmente non è una critica postuma al povero Joe Barone, ma solo il giusto riconoscimento a un direttore sportivo criticato e vilipeso. Con insulti e critiche non meritate. Acqua passata. Ora Palladino e la squadra hanno una prateria davanti: con questa vitalità e e la grande convinzione palesate contro la Roma, è difficile porre limiti. Se son rose…

FUMOGENI – Scoppio di petardi prima della partita fuori e, qualcuno anche dentro, il Franchi. Quindi l’appello della società: evitare fumogeni o altro. Seri rischi di provvedimenti disciplinari che potrebbero abbattersi sulla Fiorentina. Formazioni: Kean c’è. Juric dà fiducia al giovanissimo Pisilli.

KEAN I – Pronti via. Si fa viva la Roma al 4′: tiro cross dalla linea di fondo di Pellegrini, De Gea schiaffeggia la palla fuori dall’area. Ritmi alti a metà campo: Adlì fronteggia Dybala, quasi lo marca a uomo. Attacca la Roma, il fuorigioco di Mancini interrompe un’azione insidiosa. Ma i viola sono diventati grandi opportunisti nelle ripartenze: rapidissima e geniale giocata Bove-Beltran (9′), con Kean che s’inserisce benissimo, entra in area e infila Svilar con un diagonale che sembra teleguidato sul secondo palo. Bravo Moise. La caviglia? Il dolore, evidentemente, è svanito anche per la gioia di questo gol.

BELTRAN – Fiorentina a un passo dal raddoppio. Al 14′ si distingue Beltran che si sfila sul passaggio di Colpani. Palla dentro per Kean che devia sul fondo di un niente. Ma la Fiorentina non molla: furbissimo Bove a buttarsi su un retropassaggio a Svilar, Celik lo stende. Rigore nettissimo. Kean lascia la palla a Beltran. Il “vichingo” d’Argentina spiazza Svilar e lo batte con un fendente alla sua sinistra: due a zero. Fiorentina da applausi. Roma in netta difficoltà. Juric, in panchina, si dispera. Ora rischia il posto davvero.

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BOVE I – Non basta. Al 20′ Cataldi a un passo dal tris. Quando riparte, la Fiorentina è uno spettacolo. Tre tocchi e via in verticale, Bove sontuoso. Svilar stavolta si salva. Ma lasciate che mi soffermi un attimo su Edoardo Bove: il ragazzo si è inserito a meraviglia nell’ingranaggio viola. S’intende a meraviglia con Cataldi e Beltran. Stasera non sbaglia quasi nulla: vuol dimostrare alla dirigenza romanista che ha sbagliato ha sradicarlo da Trigoria. E ci sta riuscendo alla grande.

JURIC – Si dev’essere accorto, Ivan Juric, che la “macchina” Roma non funziona. Al 31′, caso raro, decide di fare due cambi: fuori Cristante per Kone e Angelino per Zalewski. La Roma, però, fa fatica a ritrovarsi. Nel frattempo applausi per un recupero in volata di Dodò, “trottolino vorticoso” a tutto campo. E per una “veronica” di Bove nel cerchio del centrocampo, capace di far sbandare due avversari e avviare un’altra ripartenza della Fiorentina.

KONE – Dovrebbero approfittarne, i viola, per chiudere la partita. Invece, quando meno te lo aspetti, la Roma riesce a riaprirla. Con un gran gol del subentrato Kone: il francese (39′) va via sulla tre quarti, a sinistra, salta Colpani e batte De Gea con tiro potente e preciso sul secondo palo. Un bel gol, niente da dire.

KEAN II – Questa Fiorentina, però, non è squadra che prende lo schiaffo e porge l’altra guancia: riparte e trova (41′), con apparente facilità, il terzo gol. Straripante Bove sulla sinistra, mette un traversone a centro area che Kean deve solo spingere in rete. Per Moise è il quarto gol in campionato. La Fiorentina, ora lo possiamo dire senza timore, ha trovato il suo centravanti. Utile anche a Spalletti in Nazionale. Ristabilite le distanze prima del riposo. I due minuti di recupero volano via senza sussulti. E la Fiorentina va negli spogliatoi con l’applauso convinto del Franchi.

BOVE II – In avvio di ripresa, Juric cambia ancora: fuori Mancini (ammonito e nervoso) per Baldanzi. Prova la trazione anteriore, l’allenatore sulle spine. Ma la Fiorentina stasera non concede nulla. E ribadisce la sua superiorità. Arrivando al poker: al 6′ ennesima ripartenza irresistibile: Adli disegna l’assist perfetto per l’inserimento di Bove, poi bravissimo a battere Svilar. Esulta con i compagni, lanciando anche uno sguardo ai (pochi) tifosi giallorossi nel formaggino della Ferrovia. Era uno di loro. Probabilmente soffre a vedere la Roma in queste condizioni. Ma questo è il calcio. Nel bene e nel male. Standing ovation viola, per lui, quando Palladino lo sostituisce con Sottil.

DE GEA – Al 16′ la Roma ci prova, su punizione battuta bene da Dybala, ma De Gea sfodera la sua classe. Strepitoso il portiere spagnolo, che devia il pallone sul palo. Poi spiccioli di cronaca: esce Cataldi ed entra Richardsson. Espulso Hermoso. Esce Beltran ed entra Kouamè. Fuori anche Dybala per Hummels.

AUTOGOL HUMMELS – Al 27′ colpo di testa di Kouame da azione d’angolo, Hummels, entrato da poco, la spinge in porta di testa. Quindi Kean rimedia un giallo francamente inutile, perchè si attarda nell’uscita dal campo per far posto a Ikonè. Al 33′ Svilar chiude lo specchio della porta a Gosens e il successivo tiro di Richardsson finisce alto. AL 36′ problemi per Comuzzo, soccorso dallo staff medico. Ma pronto a riprendere il gioco. Al 40′ Sottil supera in velocità Celik, ma la conclusione è fuori. Finale tutto per i tifosi viola: che rispolverano un vecchio coro sfoderato dopo una goleada all’Inter: allora camtarono “il pallopne è quello giallo”. Stasera: “il pallone è quello bianco”. E la Roma ne ha presi cinque. Una batosta! Che avrà conseguenze a Trigoria. Ma che serata per la Fiorentina!

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Sandro Bennucci

TABELLINO E PAGELLE

FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea 6,5; Dodo 6,5, Comuzzo 6, Ranieri 6, Gosens 6; Cataldi 6,5 (nel st dal 10’ Richardson 6), Adli 6,5 (nel st dal 29’ Quarta  sv); Colpani 6,5, Beltran 7 (nel st dal 22’ Kouamè 6,5), Bove 8 (nel st dal 21’ Sottil sv ); Kean 7,5 (nel st dal 29’ Ikoné sv). All.: Palladino 7,5

ROMA (3-4-2-1): Svilar 5,5; Mancini 5 (nel st dal 1’ Baldanzi 5,5 ), N’Dicka 4,5, Hermoso 4; Celik 4,5, Cristante 5 (nel st dal 32’ Koné sv), Pisilli 5,5, Angelino 5,5 (nel st dal 32’ Zalewski 5); Pellegrini 4,5, Dybala 5,5 (nel st dal 22’ Hummels 5,5 ); Dovbyk 5. All.: Juric 4,5

Arbitro: Sozza (Seregno) 6,5

Marcatori: nel pt al 9’ e al 41’ Kean, al 17’(rig.) Beltran, al 39’ Koné, nel st al 7’ Bove, al 26’ Hummels (autorete)

Ammoniti: Mancini, Pisilli, Koné, Ranieri, Kean

Espulsi: Hermoso

Spettatori: 20.440

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