VALENCIA (SPAGNA) – Annaspano nel fango, gli abitanti di Valencia. E non si arresta la Dana, la “Depresion Aislada en Niveles Altos” (“depressione isolata ad alta quota”), il fenomeno meteorologico che negli ultimi giorni ha messo in ginocchio la regione.
I morti, fino a oggi primo novembre 2024, sono almeno 158, decine i dispersi e oltre 120.000 gli sfollati, mentre l’esercito è all’opera per distribuire aiuti alla popolazione e il governo regionale di Valencia ha annunciato un piano iniziale di 250 milioni di euro. E se stamattina il ministero degli Esteri dell’Ecuador ha reso noto che sono stati trovati vivi 7 degli 8 ecuadoregni dispersi a Valencia, il timore, adesso, è per quello che potrà accadere nelle prossime ore.
La Dana è ancora attiva e continua a provocare forti piogge: diverse zone delle province di Valencia e Castellón, così come il sud di Tarragona, sono infatti sotto allerta arancione da parte dell’Agenzia Meteorologica Statale, in attesa di nuove piogge, mentre in Andalusia, l’allerta è rossa nelle zone costiere di Huelva, Andévalo e Condado.
Una forte tempesta d’acqua, infatti, ha allagato parte del capoluogo di Huelva e zone di altri comuni vicini. Allerta gialla nelle Isole Baleari e in Estremadura e in altre zone della Comunità Valenciana e della Catalogna.
“Moltissime persone erano ai piani basi delle case, nei garage, tentando di mettere in salvo le auto, possono ancora esserci persone ancora vive fra coloro che si trovano in questa situazione”. Lo ha detto la ministra di Difesa, Margarita Robles, in dichiarazioni alla tv nazionale Tve riferendosi agli abitanti dei municipi dell’area a sud di Valencia, sconvolta dalle piogge torrenziali di martedì.
“Ci sono luoghi in cui ci sono auto accatastate su altre auto e veicoli in cui potrebbero esserci persone dentro”, ha aggiunto Robles, che tuttavia non ha indicato un numero determinato di dispersi. La ministra, che ha espresso la solidarietà alle famiglie delle vittime delle inondazioni, ha ringraziato i 1.200 militari dell’Unità di emergenza dell’esercito distaccati nell’area di Levante, che “lavorano senza sosta”, con 300 mezzi, ai quali dalle 8 di questa mattina si sono uniti altri 500 militari dell’esercito e dell’aeronautica. “Si uniranno tutti quelli che saranno necessari, con tutti i mezzi”, ha assicurato Robles.
Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha in programma questa mattina un incontro con i responsabili dell’Agenzia meteorologica spagnola (Aemet), presso la sede di Madrid. La visita all’Aemet arriva dopo le critiche mosse all’istituzione dal leader del Partito popolare Alberto Núñez Feijóo il quale ieri, parlando dalla provincia di Valencia, ha accusato l’Aemet di non aver avvertito chiaramente le autorità regionali del pericolo che poteva rappresentare la Dana. Feijóo ha così difeso l’operato del governatore, del Pp, Carlos Mazón. La Regione di Valencia è stata oggetto di critiche per aver inviato l’allarme sui telefoni dei cittadini martedì alle ore 20 quando ormai l’acqua era alta e molte persone erano già rimaste intrappolate.
Ernesto Giusti