Alluvione a Valencia: salvata donna bloccata in auto per 3 giorni. Parcheggio centro commerciale allagato, i sub: “E’ un cimitero”

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Spagna in lutto e mobilitata per la tragedia di Valencia. Sono finora 211 i morti causati dalle alluvioni che hanno devastato la provincia spagnola nella notte tra martedì 29 e mercoledì 30 ottobre 2024, secondo l’ultimo rapporto diffuso oggi, sabato 2 novembre, dal primo ministro spagnolo Pedro Sanchez. Il ministro degli Interni, Grande Marlaska, ieri sera aggiornando le cifre delle vittime della tragedia, aveva dichiarato: “Purtroppo avremo altri morti”.

E c’è molta incertezza sul numero di persone disperse, che sono circa 2.500, anche se le autorità non vogliono ancora confermare alcuna cifra.

Una donna è stata tratta in salvo oggi, dopo essere rimasta bloccata in macchina per tre giorni in un sottopassaggio. E’ accaduto a Benetússer, nella provincia di Valencia, secondo informazioni confermate dalla Protezione civile di spagnola.

CENTRO COMMERCIALE – I sommozzatori dell’Emergenza Militare spagnola(UME) sono entrati nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale Bonaire ad Aldaia, nella regione di Valencia, completamente allagato e hanno localizzato molti corpi senza vita. “È un cimitero”, hanno raccontato fonti a ESdiario. Il parcheggio dispone di 5.800 posti auto. L’accesso dalle scale mobili all’interno del centro commerciale è stato sepolto dagli scaffali e degli oggetti portati via dalla forza dell’acqua.

Dall’esterno, l’accesso e l’uscita dei parcheggi sotterranei che si affacciano sulla strada sono completamente allagati. L’unico modo per entrare è tuffarsi. L’Ume attende l’ordinanza del tribunale che consentirà di rimuovere i corpi nelle prossime ore. Nel frattempo si lavora con le pompe per svuotare l’acqua dal parcheggio.

CALCIO – Il calcio non si ferma ed e’ polemica per la scelta della Liga di far disputare otto delle 10 partite in programma nel weekend rinviando solo Valencia-Real Madrid e Villarreal-Rayo Vallecano. “E’ chiaro che tutto questo non ha senso, quello che sta succedendo e’ qualcosa di molto difficile”, ha tuonato Diego Simeone nella conferenza stampa in vista della partita casalinga del suo Atletico Madrid contro il Las Palmas.

“Ci sono persone che stanno attraversando momenti terribili” – ha osservato il Cholo – “cio’ che sta succedendo da una parte e’ durissimo per il numero di vittime e dall’altra e’ emozionante per le migliaia di persone scese in strada ad aiutare, una cosa che dice un mondo di bene di questo Paese. A noi dicono di andare avanti e lo facciamo, ma e’ molto triste”.

La Liga ha giustificato la decisione con la volonta’ di favorire la raccolta fondi a favore delle popolazioni delle zone alluvionate. “Crediamo che nella terribile situazione che stiamo vivendo in Spagna”, ha spigato il presidente Javier Tebas, “il miglior messaggio sia quello di non fermarci, tranne che nelle zone colpite. Il miglior messaggio e’ essere in prima linea nel nostro lavoro spiegando al mondo che dobbiamo essere tutti coinvolti per andare avanti”.

In tanti, pero’, ritengono surreale che il calcio non si fermi di fronte al dramma degli oltre 200 morti e delle migliaia di dispersi a Valencia. Anche per il tecnico del Getafe, Jose Bordalas, “non ha alcun senso” giocare: “La giornata andava sospesa in maniera integrale. Siamo tutti sconvolti, continuano ad arrivare video, sentiamo testimonianze, fa paura. Siamo di fronte alla peggior catastrofe degli ultimi decenni, non si doveva giocare, i ragazzi sono dei professionisti, ma e’ impossibile astrarsi dalla realta’”. Per l’allenatore del Barcellona, Hansi Flick, “forse” era meglio rinviare l’intera giornata: “Per me e’ una tragedia, l’abbiamo vissuto anche in Germania tre anni fa. Se possiamo sostenere la regione, certo che lo faremo, ma per il resto spetta alla Liga decidere”.

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“La situazione e’ molto grave e le vite umane vengono prima del calcio”, ha protestato il tecnico dell’Espanyol, Manolo Gonza’lez, atteso proprio dal derby con i blaugrana. L’allenatore valenciano dell’Osasuna, Vicente Moreno, si e’ persino commosso in conferenza stampa, al punto da non riuscire a parlare della tragedia.

Ernesto Giusti

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