La procura della Repubblica di Roma ha disposto il sequestro dello studio medico all’Eur dove lo scorso 4 novembre Margaret Spada di 22 anni ha perso la vita tre giorni dopo la somministrazione dell’anestesia per sottoporsi a un’intervento chirurgico di rinoplastica.
Il sostituto procuratore Erminio Amelio ha iscritto due medici, padre e figlio, sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo e ha diposto il sequestro dell’ambulatorio che è stato convalidato dal gip di Roma. L’autopsia, spiega l’avvocato, Alessandro Vinci, legale della famiglia della vittima si svolgerà venerdì prossimo a Tor Vergata.
Secondo le informazioni degli ambienti giudiziari, oggi 14 novembre 2024, potrebbe aggravarsi la posizione dei due medici indagati nell’ambito dell’inchiesta della procura di Roma per omicidio colposo in relazione alla morte della 22enne, Margaret Spada, originaria del siracusano, deceduta durante un intervento di rinoplastica in un ambulatorio di un centro medico della Capitale.
Il pm titolare del fascicolo Erminio Amelio affidando l’incarico per l’autopsia, che si svolgerà domani all’istituto di medicina legale del policlinico di Tor Vergata, ha chiesto di appurare se i sanitari durante l’intervento di rinoplastica parziale si siano attenuti alle procedure e se abbiano seguito le linee guida o, in assenza di queste, se sono previste buone pratiche.
Con l’ausilio dei carabinieri del Nas, la procura ha chiesto inoltre di accertare se la struttura era sicura e attrezzata per l’intervento e per gestire l’emergenza. Nella struttura non sarebbe stato trovato alcun documento, cartella clinica, consenso informato né registrazione, relativi all’intervento. Intanto è agli atti un video di pochi secondi, girato nel centro medico, dal fidanzato che ha ripreso dalla porta il momento in cui i medici tentavano di rianimare la ragazza.
L’intervento, di rinoplastica parziale, sarebbe costato poco meno di 3mila euro ed era stato prenotato in estate. Secondo il racconto del ragazzo, sentito dagli investigatori, la giovane poco prima dell’intervento aveva mangiato mezzo panino e bevuto una bevanda analcolica.