Nella prossima legge di stabilità il governo ha intenzione di stanziare poco meno di 2 miliardi di euro per le pensioni. “Ci sarà qualcosina meno di 2 miliardi, poiché interveniamo con misure strutturali, che tutti gli anni si ripetono, quindi avremo una dinamica per cui partiamo leggermente sotto i 2 miliardi, poi il secondo anno avremo intorno ai 2 miliardi e il terzo anno avremo 2 miliardi virgola”. A precisarlo è il ministro del Lavoro Giuliano Poletti rispetto alla cifra di 6 miliardi di euro in tre anni che il governo ha deciso di stanziare per la previdenza. “Quello che non spendiamo il primo anno lo spendiamo il terzo proprio perché le misure si incrementano nel tempo” ha riferito il ministro.
Ammontano ad un milione di italiani i pensionati che, con un assegno pari a 1,5-2 volte il minimo, non avevano la 14/ma e invece, in base alle novità in arrivo sulle pensioni, ora l”avranno. Per gli altri, al di sotto di questa soglia, che già ricevevano questo reddito, l’incremento sarà attorno al 30%, anche se dobbiamo ancora fare un po’ di lavoro per calcolarlo con precisione. Il ministro del lavoro Giuliano Poletti ha spiegato che la misura ”entrerà subito in legge di Bilancio, insieme all’Ape (la flessibilità in uscita, ndr) e alla ricongiunzione gratuita dei contributi. ”Quest”ultima era una cosa paradossale: un lavoratore che aveva prima lavorato nel primato e poi nel pubblico doveva pagare per ricongiungere le due posizioni. Abbiamo pensato che fosse una cosa ingiusta. Ora sarà gratuita e la pensione sarà costruita pro-quota in base alle diverse gestione”. La misura guarda anche al futuro ”ai giovani, a chi deve fare tutti quegli spostamenti che oggi sono necessari per avere il lavoro”.
COLDIRETTI – Un adeguamento atteso da più di 800 mila pensionati coltivatori diretti con pensioni non superiori a 480 euro al mese. E’ quanto afferma la Federpensionati Coldiretti in riferimento all’annuncio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti a proposito della 14/a “per un milione di italiani che non l’avevano”. Si tratta, spiega Coldiretti in una nota, “della conferma dell’obiettivo di dare un aiuto alle pensioni basse anticipato dal ministro del Lavoro anche in base alle recenti richieste della Federpensionati Coldiretti. Una necessità – conclude la Coldiretti – per recuperare il potere di acquisto perduto che negli anni ha determinato una situazione sociale insostenibile per i coltivatori pensionati e per le loro famiglie”.