Aggregazioni di imprese, integrazione fra territori, superare i problemi di collegamento e mobilità, valorizzare le risorse del territorio: queste le strategie da mettere in atto per migliorare il livello di competitività della Costa toscana, secondo un rapporto realizzato per Unipol dal Centro Studi Turistici di Firenze, e presentato in un convegno a Livorno dal direttore del Cst Alessandro Tortelli.
In particolare per quanto riguarda il turismo, per Tortelli «lo sviluppo dell’offerta territoriale risente della forte stagionalità, centrata sul periodo estivo e con sporadici riferimenti al periodo autunnale e primaverile», e peraltro in questa fase il sistema turistico della costa «soffre la competitività di altre destinazioni, non solo balneari, che offrono, a prezzi talvolta più convenienti, valide alternative di vacanza».
Si rende quindi necessario, evidenzia la ricerca, valorizzare non solo la risorsa del mare, ma anche i piccoli borghi, il turismo attivo, il diportismo. Per superare i problemi infrastrutturali dei trasporti può essere opportuno predisporre «servizi di collegamento tra i punti terminali (aeroporti e stazioni) e le località costiere, al fine di facilitare l’accesso anche alla domanda individuale che predilige l’uso del trasporto collettivo». Viene considerato strategico anche programmare, per l’alta stagione, «servizi di mobilità costiera coordinati, superando i limiti imposti dalla suddivisione amministrativa e assecondando piuttosto la continuità geografica del territorio».
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