C’è anche il termovalorizzatore di Case Passerini, nella Piana fiorentina, fra gli impianti di cui ha bisogno, secondo il Governo, il sistema di smaltimento dei rifiuti urbani: dopo un lungo confronto con le Regioni, scrive Edilizia e territorio del Sole 24 Ore, è infatti arrivato alla pubblicazione il decreto ministeriale sulla gestione dei rifiuti (attuativo dell’articolo 35 del decreto “Sblocca Italia”) nel quale viene individuato il fabbisogno di impianti di termovalorizzazione per smaltire la produzione di rifiuti urbani.
Secondo il documento, a fronte della produzione di rifiuti urbani, c’è un delta significativo tra la capacità di smaltimento assicurata dai 40 impianti in esercizio e il fabbisogno di smaltimento. Il decreto individua un fabbisogno aggiuntivo pari a 13 impianti. Di questi, cinque sono autorizzati ma non sono in esercizio: e nella lista c’è l’impianto di Sesto Fiorentino (Firenze) alla cui realizzazione si oppone la nuova amministrazione comunale, oltre a due impianti nel Lazio, uno in Calabria e uno in Puglia.
Tuttavia, si legge, anche se questi impianti entrassero oggi in funzione mancherebbe sempre una quota di capacità di smaltimento. Per questo il decreto ha individuato e localizzato altri otto impianti, da realizzare: le aree valutate come più carenti sono Sicilia, Sardegna, Umbria, Marche, Lazio, Campania, Abruzzo e Puglia.